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Il Gonzaga di Castiglione delle Stiviere ha fame di altre aule

La dirigenza pensa a imitare l’università: i docenti fissi in classe, gli alunni girano. Dal Comune due proposte alla Provincia: gli spazi del Cpia o nuovi prefabbricati

Luca Cremonesi
2 minuti di lettura

CASTIGLIONE DELLE STIVIERE. Provincia e Comune sono al lavoro per trovare nuove aule per l’istituto superiore Francesco Gonzaga. La scuola necessita di maggiori spazi e il progetto di ampliamento potrebbe aver bisogno di alcuni anni di lavori per essere terminato.  Nel mentre, i licei castiglionesi vivono un vero e proprio rinascimento, dettato da molti fattori che hanno permesso alla scuola di via Lodrini di tornare ad avere numeri di iscritti importanti.

Per ovviare al problema nell’immediato, si sono attivati amministrazione, direzione e Provincia. In vari incontri, l’ultimo di pochi giorni fa, hanno valutato alcune soluzioni praticabili già per il nuovo anno scolastico.

La dirigenza della scuola sta pensando di attivare la “didattica dada”, e cioè la didattica per ambienti di apprendimento. La scuola verrebbe così organizzata sul modello dell’università, con docenti fissi in alcune aule e i ragazzi che si spostano di ora in ora. Un rovesciamento rispetto alla situazione esistente, con i ragazzi che restano nella stessa classe e i docenti che ruotano. Questo sistema consentirebbe di guadagnare spazio e di poter utilizzare al meglio i laboratori già presenti nella sede di via Lodrini. Il sistema è già stato sperimentato in alcune scuole, fra le quali anche il Don Milani di Montichiari, con ottimi risultati. Questa soluzione sarebbe realizzabile già da settembre.

Prosegue, intanto, il confronto fra Comune e Provincia, l’ente competente per l’edilizia scolastica delle superiori. «La nostra intenzione è quella di lavorare per non penalizzare il nostro istituto in un momento di crescita felice dopo alcuni anni, nel recente passato, di flessione - dice il sindaco, Enrico Volpi - è per questo che abbiamo incontrato la Provincia e ci siamo lasciati con alcuni progetti che potrebbero essere realizzati in tempi brevi. Resta il fatto che va preso in esame il progetto di ampliamento che da anni è atteso, dato che lo spazio c’è e si potrebbe procedere. Serve, però, la volontà di investire su Castiglione».

I progetti che sono al vaglio sono due. Il primo riguarda la possibilità di utilizzare le aule dell’attuale sede del Cpa (Centro provinciale per adulti) che si trovano in via Zanardelli. Palazzo Zappaglia era già sede del liceo fino al 1993, e le aule in questione vengono già utilizzate come scuola per i corsi del Cpa. Le aule sono pronte, ma necessitano di alcuni interventi e il sindaco fa sapere «di essere disposto a farli eseguire, purché ci sia la volontà di tutti di andare in questa direzione». In questo caso, sarebbero al massimo cinque classi che si sposterebbero nel centro del paese, come già era accaduto alcuni anni fa con le aule in via Battisti. Un’altra soluzione, spiega il sindaco, «è quella di valutare alcuni edifici prefabbricati provvisori da costruire accanto all’edificio di via Lodrini». In questo caso, dunque, sarebbero aule dotate di tutti i comfort in attesa, però, che inizino i lavori di ampliamento.

La palla ora è nelle mani della Provincia, che dovrà decidere anche se la prima soluzione sembra essere quella più realizzabile.

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