Mercato: no in città sì a Gonzaga con polemica
Mauro PinottiMANTOVA. Salta, anche giovedì 12 marzo, il mercato settimanale di Mantova. Lo ha deciso il Comune per rispettare quanto contenuto nel decreto Conte e, in particolare, il divieto di assembramento (impossibile, infatti, contingentare gli accessi e tenere tra una persona e l’altra il metro di distanza previsto per evitare il contagio da coronavirus). Il mercato del giovedì riprenderà in città dopo il 3 aprile. «Rispettiamo le regole – ha detto il sindaco Mattia Palazzi – e anche il buon senso».
E mentre a Mantova si è deciso di rinunciare al mercato, a Gonzaga, ieri, i banchi hanno fatto come sempre la loro comparsa in piazza Matteotti. Il Comune, infatti, seppur in piena emergenza sanitaria, non ha dato disposizioni per annullare il mercato settimanale. Pochi, per la verità, gli ambulanti che hanno aperto le loro bancarelle.
Attaccati agli stand sono stati affissi cartelli con le regole di comportamento per evitare contagi. Lo svolgimento del mercato, tuttavia, è stato fortemente criticato dal gruppo di minoranza Gonzagattiva: «Apprendiamo con sconcerto -– si legge in un comunicato – che questa mattina (ieri per chi legge, ndr) il sindaco ha concesso lo svolgimento del mercato settimanale, nonostante le indicazioni che arrivano da tutti i fronti che invitano a non uscire di casa. Consentire il mercato ci appare inopportuno. Abbiamo scritto al sindaco per offrire la disponibilità dei nostri consiglieri ad organizzare e gestire in collaborazione con la maggioranza, il servizio di consegna pasti e medicinali a domicilio, già attivato da tutti i comuni limitrofi, stiamo ancora aspettando risposta. Non è una polemica politica, ma un invito al buon senso. Stiamo preparando, inoltre, – conclude GonzagAttiva – una mozione in favore di sgravi fiscali per le famiglie che si sono ritrovate i bimbi a casa e per i commercianti che hanno visto un crollo dei consumi».
M.P.
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