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No al progetto del ponte: i sindaci protestano contro la Sovrintendenza

Sarasini sarcastico: sono venuti a ispezionare questo capolavoro di architettura e hanno sospeso l’intervento. Malatesta: chiediamo la loro relazione

Riccardo Negri
1 minuto di lettura

MARCARIA. Scatena proteste, la bocciatura da parte della Sovrintendenza del progetto di riqualificazione del ponte sul canale Degana-Loiolone, lungo la strada provinciale Cesole-San Matteo.

A causa di un dissesto del manufatto, una struttura a volta in mattoni risalente a oltre settanta anni fa, da due anni in quel tratto la circolazione era regolata a senso unico alternato. Avviati finalmente a inizio marzo i lavori di manutenzione, la Provincia ha però scoperto che lo stato di conservazione di volta e murature è nettamente peggiore di quanto si pensava in un primo momento.

La Sovrintendenza ai beni culturali ha tuttavia detto no alla conseguente variante progettuale ipotizzata da Palazzo Di Bagno: alla Provincia non è rimasto pertanto che allestire un’opera provvisionale per mantenere almeno il collegamento a senso unico alternato. «Il ponte in oggetto - interviene Alessandro Sarasini (sindaco di Commessaggio e consigliere provinciale) - è coperto da asfalto e arbusti, che impediscono di notare l’immenso valore del manufatto, pari a quello di Palazzo Te».

Il primo cittadino fa del sarcasmo: «La Sovrintendenza al gran completo è venuta a ispezionare questo capolavoro di architettura, e ha sospeso l’intervento». Sarasini ricorda che la riduzione della carreggiata da tempo è motivo di pericolo per gli automobilisti in transito, e che l’intervento di sistemazione era particolarmente atteso per ripristinare una corretta viabilità. «Lungi da noi voler fare i professori - commenta sui social il sindaco di Marcaria Carlo Alberto Malatesta - ma alcune situazioni risultano veramente lapalissiane per l’uomo comune».

Il primo cittadino invoca buon senso, e chiede a Sarasini di far richiesta di acquisizione della relazione della Sovrintendenza, così da poterne esaminare i contenuti. 

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