Recupero del degrado, l’edilizia ci crede: imprese attratte dall’offerta del Comune
L’amministrazione accoglie la richiesta dell’Ance di prorogare la scadenza per la presentazione di proposte d’intervento
Nicola CorradiniMANTOVA. La riqualificazione di aree in abbandono e degrado in città, la cosiddetta rigenerazione urbana, è un filone che, come prevedibile, interessa molto le imprese edili. Tanto da convincere l’amministrazione comunale a prorogare di due settimane la scadenza per la presentazione di manifestazioni d’interesse accompagnate da proposte di intervento contenuta nell’avviso pubblicato a inizio anno. «Lo abbiamo fatto su richiesta di Ance, l’Associazione nazionale costruttori edili – spiega l’assessore all’urbanistica, Andrea Murari – l’emergenza coronavirus non c’entra, l’associazione ci ha fatto rilevare che molte imprese sono interessate alla cosa, ma hanno bisogno di più tempo. Per questo motivo abbiamo fatto slittare la scadenza di due settimane. Ora gli interessati possono depositare le loro proposte entro le 12 del 30 marzo».
La conferma dell’interesse che ha suscitato l’avviso del Comune nelle imprese del settore, arriva dal presidente di Ance (l’associazione dei costruttori) di Mantova, Attilio Scacchetti. «Possiamo dire che la rigenerazione urbana è uno dei nostri cavalli di battaglia per favorire la ripresa dell’edilizia – spiega Scacchetti – diversi imprenditori hanno appreso dell’avviso sulle manifestazioni di interesse leggendo l’articolo pubblicato dalla Gazzetta di Mantova. Si tratta di un’occasione davvero notevole anche perché prevede una collaborazione tra ditte del settore e amministrazione comunale per riqualificare la città. Ho ricevuto chiamate da parte di diversi imprenditori interessati. Ma hanno chiesto più tempo per valutare quali interventi proporre. Sono molto grato all’assessore Murari e al Comune, che hanno accolto la nostra richiesta di concedere qualche giorno in più alle imprese».
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Al momento non è possibile avere una stima di quante manifestazioni d’interesse siano già state presentate in Comune e quali siano gli edifici e le aree oggetto di idee progettuali da parte delle imprese private. Ma Scacchetti conferma che «crediamo molto in questa possibilità, come abbiamo più volte spiegato».
Il senso dell'iniziativa del Comune è in effetti quello di aprire le porte ai privati per recuperare pezzi di città in degrado. La rigenerazione urbana punta proprio su questo, e in città non mancano edifici e aree che necessitano di robusti interventi. O di trasformazioni.
Non si parla di semplice manutenzione. Si tratta di recuperare tasselli urbani in degrado anche sotto i profili paesaggistico, ambientale e sociale. Un piano per la rigenerazione urbana deve rivitalizzare spazi abbandonati e dare la possibilità all’economia di espandersi. Entro le ore 12 del 30 marzo chiunque fosse interessato potrà depositare i suoi progetti all’Ufficio segreteria del settore territorio e lavori pubblici di via Roma. L’amministrazione selezionerà quelli ritenuti più idonei e li porterà in aula per l’approvazione.
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