Mantova, allarme dei volontari del Club tre età: anziani troppo isolati
Il presidente Luciano Tonelli: «Hanno paura e sono depressi». Sospese le visite a casa, ma è boom dei pasti consegnati a domicilio
Nicola CorradiniMANTOVA. «Hanno paura della malattia, ma si sentono depressi per essere costretti a rimanere chiusi in casa da soli. Per gli anziani soli il quadro sta diventando sempre più grave». Il tono della voce di Luciano Tonelli, presidente del Club 3 età, una delle associazioni di volontariato sociale più radicate in città e provincia, non nasconde la preoccupazione quando parla dei quasi duecento anziani seguiti con un’attenzione particolare nei tempi normali. Telefonate a domicilio, pasti portati a casa, accompagnamenti protetti alle visite e telefonate per verificare che tutto vada bene. Ma questi non sono tempi normali.
«L’impatto che ha avuto l’epidemia da coronavirus e le conseguenti misure restrittive previste è stato pesante sui nostri assistiti – spiega Tonelli – stiamo parlando di persone con un’età dai 75 anni in su e che per la maggior parte vivono soli. Abbiamo dovuto eliminare le visite a casa e cerchiamo di compensare con le telefonate. Quattro nostri volontari chiamano gli assistiti e ognuno fa quattro telefonate al mattino e quattro al pomeriggio. Tra tutte le esigenze che gli anziani manifestano in questa situazione, confesso che quello che più mi preoccupa sono le condizioni psicologiche di molti di loro. Vengono sommersi da una valanga di notizie sulla pandemia e sui pericoli che corrono. Hanno paura, ma nello stesso tempo non hanno la possibilità di uscire a fare una passeggiata, fare quei piccoli gesti quotidiani che danno serenità. Succede un po’ a tutti, lo so, ma per loro questa situazione rischia di provocare forme di depressione molto pericolose a lungo andare».
Anche l’Associazione Comunali ha attivato un servizio di ascolto per gli anziani in questo periodo, Il presidente, Sergio Olivieri, lo ha chiamato “Oltre il contagio” e conta sulla collaborazione con Mantovani nel mondo. «Gli anziani possono chiamare o la conduttrice tv Elide Pizzi o il trainer motivazionale Roberto Biasotti e dialogare liberamente con loro». Il servizio è gratuito. Orari e numeri sono recuperabili nei profili Facebook dei due conduttori.
Nei primi tempi delle restrizioni molti anziani, pur essendo considerati i più esposti alle forme più gravi di aggressione di Covid-19, uscivano per fare una passeggiata o fare la spesa ignorando i servizi a domicilio. «Vero – dice Tonelli – era una forma di evasione dall’ansia che le notizie del contagio provocavano (e ancora provocano) in loro. Ora hanno paura di essere multati e molti si chiudono in casa. Per questo abbiamo anche intensificato il servizio di spesa a domicili, dagli alimentari ai prodotti per l’igiene e i farmaci. C’è un boom di richieste di pasti a domicilio. Arrivano a sfiorare il centinaio. Raccogliamo le preferenze per il pranzo, consegniamo i menu alla Cir e li portiamo a casa loro. Sui medicinali non ci sono problemi, li consegniamo. Ma è una situazione pesante, se si prolungherà a lungo (come sembra) occorrerà seguirli ancora di più, soprattutto sotto il profilo psicologico».
L’associazione di via Indipendenza, a Borgo Pompilio, continua anche ad offrire il servizio di trasporto protetto per i casi di estrema necessità: un autista e un solo passeggero. I due non devono mai essere vicini. «Si rivolgono a noi anche anziani che non sono soci – aggiunge Tonelli – ci chiamano per avere informazioni e avere parole di conforto».
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