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Un maxi appalto per percorrere 17 milioni di chilometri

Sa.Mor.
1 minuto di lettura

Si dovrà attendere ancora per avere un unico gestore che si occupi del trasporto pubblico locale nelle provincie di Mantova e Cremona, un bacino in cui vivono e si muovono 800mila persone.

La gara che l’Agenzia di Mantova e Cremona, sotto la presidenza di Alessandro Pastacci, aveva avviato a inizio 2019 con la pubblicazione del preavviso è stata, in sostanza, messa in un cassetto dalla proroga del vecchio contratto concessa dalla Provincia. Così, saranno ancora Apam, per il Mantovano, e l’Ati di cinque aziende, per il Cremonese, a garantire pullman e autobus nei rispettivi territori. Sotto l’egida dell’Agenzia del trasporto pubblico locale di Mantova e Cremona che dal 2016 è subentrata alle due Province nella titolarità dei contratti per trasporto urbano e interurbano e che programma il servizio erogato dai gestori.

Secondo il preavviso dell’Agenzia la gara doveva essere divisa in due lotti, uno per Mantova e l’altro per Cremona, dentro i quali erano compresi tutti i servizi del trasporto pubblico locale: urbano, interurbano e innovativi. Per il sottobacino di Mantova venivano messi a gara 7.333.771 chilometri, di cui 5.279.371 interurbani e 2.054.400 di area urbana; per quello di Cremona i chilometri messi a gara erano 9.729.516. Fissata anche la base d’asta: 15.416.009 euro all’anno per Mantova e 20.097.219 euro per Cremona (cifre comprensive di Iva). Se si considera che l’affidamento del servizio sarebbe stato per nove anni, si nota subito l’entità dell’appalto: ben 315 milioni di euro. Ai gestori sarebbe stato riconosciuto, come nell’attuale contratto, il 97% dei ricavi derivanti dalla vendita dei biglietti e degli abbonamenti (il restante 3% sarebbe stato appannaggio dell’Agenzia).

La procedura sarebbe dovuta durare circa due anni, e solo nel 2021 il servizio sarebbe stato consegnato ai nuovi gestori. Il bando, però, consentiva di presentare offerte anche per entrambi i lotti aprendo così, di fatto, la strada al gestore unico.

Sul fronte cremonese, i contratti scadranno nel 2021 e, quindi, ci sarà bisogno anche qui di una proroga per uniformarli a quello nuovo mantovano in scadenza a fine marzo 2024. Per poi pensare, tutti insieme, ad una nuova gara per il gestore unico. —

Sa.Mor.

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