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Contratto Apam: battaglia in assemblea per la proroga

Il centro destra molto critico vero la scelta della Provincia e del centro sinistra. Il Comune capoluogo a fianco di Palazzo di Bagno: norme confuse per la gara

Sandro Mortari
2 minuti di lettura



MANTOVA. La proroga quadriennale del contratto di servizio per il trasporto pubblico locale (per ora solo per la parte dell’interurbano ma presto arriverà anche per l’urbano) concessa dalla Provincia ad Apam esercizio scatena le opposizioni di centro destra. «Inconcepibile una proroga così lunga, questo è un nuovo affidamento», tuonano i suoi consiglieri in Provincia e in Comune a Mantova. Per i quali il centro sinistra punta solo a far saltare la gara già avviata. Il centro destra si prepara alla battaglia, nel  pomeriggio di martedì 24 marzo (ore 16), nell’assemblea dei soci dell’Agenzia del trasporto pubblico locale di Mantova e Cremona che si riunirà in videoconferenza per dare il via libera all’operazione allungamento del contratto.

L’esito, però, appare scontato a favore della proroga ad Apam. In assemblea, infatti, il centro sinistra, che ha la maggioranza, è schierato per il sì mentre a sostenere il no potrebbe essere solo la Regione, governata dal centro destra che, però, ha un peso non determinate. I soci dell’Agenzia sono, infatti, le Province di Mantova e Cremona entrambe con il 28% delle quote ed entrambe del centro sinistra; come di centro sinistra sono i tre Comuni di Mantova, Cremona e Crema (rispettivamente con il 15,5%, il 13% e il 2,5% delle quote), mentre la Regione può contare solo sul 13% del capitale.

I cremonesi, inoltre, non sono per ora interessati direttamente in quanto il loro servizio è erogato da altre cinque aziende (in Ati) in base ad un contratto stipulato con la Provincia di Cremona e in scadenza nel 2021 (quello mantovano arriva, invece, fino al 30 marzo prossimo). Anche se la strada futura da percorrere per arrivare al tanto agognato (da tutti) gestore unico porterà i cremonesi ad allungare anche il loro contratto.

Beniamino Morselli, presidente di Palazzo di Bagno, conferma la linea indicata nel suo decreto: «Siamo per la proroga perché ancora non ci sono linee chiare sulle gare da parte della Regione e perché, visto quello che sta succedendo sul fronte sanitario, non ci sono le condizioni per fare altrimenti. Concedere un allungamento di un anno solo vorrebbe dire impiegarlo per preparare la nuova gara, mentre abbiamo altro a cui pensare. Inoltre, tutte le altre Province lombarde si stanno orientando così. Apam ha proposto migliorie al servizio in cambio della proroga, per cui - conclude - spero che la nostra di quattro anni passi. In fondo, è la stessa cosa che la Regione sta facendo con Trenord».

La Provincia trova la sponda decisiva nel Comune di Mantova, convinto dalle promesse di Apam di investire per migliorare il servizio: «Voteremo la proroga del contratto interurbano - annuncia l’assessore alla Polizia locale Iacopo Rebecchi, rappresentante dei mantovani nel cda dell’Agenzia - e valuteremo la stessa procedura anche per il contratto urbano».

E spiega: «Avremmo preferito un gara per l’intero bacino già da quest’anno, ma ad oggi non sono state adeguate le norme regionali per consentire alle Agenzie dei trasporti di fare gare uniformi ed inattaccabili. Inoltre, le norme e le condizioni vigenti non permettono di avere un quadro economico-finanziario tale da costruire gare sostenibili per i gestori per contratti di 9 anni, tanto che tutte le Agenzie lombarde stanno rinviando le gare».

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