In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

Dirette Fb e videomessaggi: i sindaci scoprono la nuova comunicazione

Dall’ufficio, da casa, parlano ai concittadini attraverso i mezzi che la tecnologia mette a disposizione. Post sui social network, dirette fatte mettendosi davanti a un cellulare, videomessaggi registrati. Se i cittadini, insomma, non posso andare in Comune, è il sindaco che entra nelle case di tutti

2 minuti di lettura

MANTOVA. Sono in campo dai primi segni dell’emergenza coronavirus. E ora i sindaci, con i cittadini a casa, hanno deciso di rompere gli indugi e attivare canali di comunicazione diretta. Dall’ufficio, da casa, parlano ai concittadini attraverso i mezzi che la tecnologia mette a disposizione. Post sui social network, dirette fatte mettendosi davanti a un cellulare, videomessaggi registrati. Se i cittadini, insomma, non posso andare in Comune, è il sindaco che entra nelle case di tutti. “Smart sindaci”, in grado di affrontare anche la sfida dello schermo pur di dare informazioni. Come Palazzi a Mantova o Ficicchia a Canneto. Eccone solo alcuni.

Germano Bignotti da un anno è tornato a guidare il Comune di Solferino. Dal 10 marzo ogni sera registra dallo studio di casa. Scenografia assente, ma una icona che fa bella mostra di sé sulla parete di fondo. «Perché lo faccio? Per tre motivi. Primo informare sui numeri, i contagiati. Poi per ricordare i servizi che abbiamo messo in campo, come la spesa per gli anziani, o lo psicologo a disposizione. Infine per fare appelli a restare in casa, senza drammatizzare, ma rispettando le regole». I canali sono due chat di WhatsApp con un centinaio di aderenti l’una e la pagina Facebook Solferino domani, il gruppo di maggioranza. Feedback? «Se non vedono il videomessaggio, mi chiamano a casa».

Enrico Volpi è il primo cittadino di Castiglione delle Stiviere. Non registra, ma ogni sera dall’11 marzo fa una videoconferenza in diretta Facebook, massimo 5-6 minuti. I risultati? «Abbiamo oltre 8mila visualizzazioni, con punte di 10mila. Centinaia di condivisioni, like, messaggi. La gente chiede di essere informata. Ma è uno strumento che non userei, se non in emergenza».

Fabio Zacchi guida Poggio Rusco. Post su Fb tutte le sere di aggiornamento e tutte le mattine con il vademecum. «Una volta la settimana faccio un videomessaggio - dice - e rispondo alle centinaia di messaggi che arrivano». Le domande sono le più disparate, dal moroso che non sa come fare, alle regole di priorità per le file al supermercato, ai pannoloni. In un paese dove gli scherzi hanno fatto la storia hanno ormai coniato un hashtag che sta spopolando #dilloafabio.

Alberto Borsari è il primo cittadino di Borgo Mantovano. Da tempo usa i canali social per comunicare con i cittadini grazie a un empatia naturale che lo fa mettere in gioco. «Uso la mia pagina Facebook e quella del Comune - dice – Spiego gli aggiornamenti, ma ho fatto anche delle dirette Fb nelle quali ho risposto alle domande dei cittadini che scorrevano sotto». Dirette che coinvolgono oltre 400 utenti, il che significa circa un migliaio di concittadini. «Numeri impossibili da raggiungere con i mezzi tradizionali - spiega - E sono convinto che noi sindaci dei piccoli paesi dobbiamo essere a disposizione della gente. Ho dato anche il mio cellulare pubblicamente, sapendo che tanti anziani non usano Facebook». Di più. Usando la sua simpatia, ha fatto scenette teatrali per i bambini, raccontando la “favola del virus” e , con l’aiuto di un assessore, perché i giovani devono stare in casa e non mettere a rischio gli anziani. Uno strumento, le dirette, da usare anche dopo l’emergenza? «Sì, senza dubbio. Perché la gente tante volte non sa davvero a chi votarsi. Essere sindaco è anche dare delle risposte che altri non danno, a volte rischiando».


 

I commenti dei lettori