È morto Donina: dalla politica alla massoneria
Cancelliere al tribunale di Parma, nel 2009 tentò di diventare sindaco denunciando varie intimidazioni. Era celebrante laico umanista
Roberto MarchiniSABBIONETA. È deceduto Fiorino Valentino Donina, classe 1961, cancelliere al tribunale di Parma, molto conosciuto in zona per i variegati interessi che coltivava.
Fiorino, tra l’altro, aveva corso per la carica di sindaco, era “celebrante laico umanista” e massone.
Il cinquantanovenne oltre dieci anni fa, nel 2009, aveva partecipato alla competizione elettorale per la poltrona di sindaco della Città Ideale e nell’occasione aveva denunciato il fatto che qualcuno avesse riportato frasi intimidatorie sul muro della propria abitazione. In momenti diversi, Donina aveva anche raccontato di aver ricevuto telefonate e citofonate notturne ed una grossa anguria lanciata contro la porta di casa, quando era rappresentante del gruppo “La morte laica o cattolica”, collegando gli atti vandalici alla sua presa di posizione a favore delle celebrazioni laiche dei commiati e per la rimozione dei crocefissi dai pubblici uffici.
Fiorino era “celebrante laico umanista”, con abilitazione ottenuta nel corso di formazione dell’Uaar, Unione degli atei e degli agnostici razionalisti, associazione a cui era iscritto e che ha messo a punto il progetto “Cerimonie Uniche” con l’obiettivo di mettere a disposizione una cerimonia alternativa a coloro che non intendessero avvalersi di un rito religioso. In altre parole chi non voleva ad esempio un sacerdote in un funerale, poteva rivolgersi a Donina, che abitava a Borgofreddo.
Fiorino aveva poi dichiarato di essere massone, fratello della loggia mantovana “Martiri di Belfiore del Grande Oriente”.
In un’intervista, aveva provato a dare una risposta alla domanda: che cosa è la massoneria? «È una istituzione che non si fonda su di un uomo ma su ideali senza tempo. Siamo un’associazione di liberi pensatori, che mettono in discussione tutto e che, soprattutto, si mettono sempre in discussione».
Lascia nel dolore la madre Alma Negrinotti.
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