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La nuova scuola rallenta la corsa: c’è più tempo

L’iniziale scadenza di marzo per dare il via all’appalto, pena la perdita dei tre milioni del ministero, è stata spostata alla fine di ottobre

Luca Cremonesi
1 minuto di lettura

CAVRIANA. L’emergenza sanitaria fa slittare al 31 ottobre la nuova scadenza per l’appalto dei lavori del nuovo polo scolastico di Cavriana. La data di scadenza per poter usufruire del finanziamento di tre milioni a fondo perduto per la costruzione delle nuove scuole era fissata per fine marzo. L’emergenza in corso non ha fatto altro che confermare quello che già molti comuni sapevano, e cioè che i termini sarebbero slittati.

Da un rinvio di alcuni mesi, però, si è passati direttamente allo spostamento di sette mesi durante i quali le amministrazioni, fra le quali quella guidata da Giorgio Cauzzi, dovranno appaltare i lavori.

«Al momento stiamo procedendo al completamento delle pratiche per affidare il progetto definitivo allo studio che risulterà vincitore del bando pubblico che abbiamo emesso – conferma il primo cittadino Cauzzi – gli uffici, pur nell’emergenza che stiamo vivendo, stanno espletando le formalità per poi procedere all’apertura delle buste. Terminata questa fase e ricevuta la documentazione, allo studio che risulterà vincitore daremo tempi stretti per la consegna, ma utili per sviluppare il miglior progetto possibile. Poi procederemo con le fasi d’appalto necessarie, prima del 31 ottobre, al fine di aver confermato il finanziamento a fondo perduto che abbiamo ottenuto nel precedente mandato amministrativo».

Il nuovo polo scolastico verrà costruito nell’ex area Sis, il lotto che è stato acquistato all’asta per poco più di 200mila euro in dicembre.

Oltre alla scuola, l’amministrazione è intenzionata a rilanciare questa zona del paese con un centro polifunzionale, nuova viabilità ed edifici pubblici. Il progetto definitivo della scuola dovrà tener conto anche delle osservazioni della dirigenza scolastica, con la quale l’amministrazione Cauzzi si è confrontata in questi mesi per avere i suggerimenti di chi, in futuro, dovrà lavorare nel nuovo edificio.

Il Comune, poi, è chiamato a reperire un altro milione per ultimare la spesa, stando ai conti fatti in sede di progetto preliminare. 

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