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La “Zanzara” andrà a gara. Il Comune di Mantova dice sì alla Regione

Il caos creatosi aveva spinto la coop Alce Nero a non firmare la convenzione. Il vicesindaco: per la gestione di sponde e locale potranno candidarsi solo le onlus

Sandro Mortari
2 minuti di lettura

MANTOVA. Il Comune metterà a gara la gestione del locale la Zanzara e dell’area circostante lungo la sponda destra del lago Superiore. La decisione non è ancora ufficiale, ma è anticipata dal vicesindaco Giovanni Buvoli alla luce della recente presa di posizione della Regione.

«Noi - spiega - avevamo rinnovato la concessione per altri 12 anni ad Alce Nero dopo che a fine ottobre era scaduta la precedente, basandoci sul vecchio bando di gara che prevedeva una concessione di 12 anni rinnovabili. Avevamo subordinato, però, il rinnovo della nostra concessione al rinnovo di quella che la Regione avrebbe dovuto dare a noi per tutte le sponde dei laghi, da Belfiore a Diga Masetti e per l’area intorno al Campo canoa. Questa concessione è arrivata solo il 2 marzo scorso, accompagnata, però, da una lettera della Regione che spiega che quello non è un rinnovo ma una concessione nuova.

Quindi, la Regione non avrebbe accettato rinnovi delle sub concessioni ma avrebbe voluto gare pubbliche. Nel frattempo, noi avevamo già fatto il bando pubblico per la gestione dell’altro locale lungo la sponda a Belfiore, il Rifugio, a cui Alce Nero non era interessata, aperto a tutte le società commerciali. A questo punto, metteremo a gara anche la Zanzara. L’idea, però, è di aprirla solo alle onlus».

A insorgere contro l’affidamento diretto della Zanzara erano stati la consigliera regionale della Lega Alessandra Cappellari e il capogruppo di Forza Italia in Comune a Mantova Pier Luigi Baschieri, che subito avevano chiesto a gran voce una gara pubblica per affidare la gestione delle sponde. La prima aveva preannunciato un’interrogazione in consiglio regionale mentre il secondo il ricorso al difensore civico regionale. Di fronte alle polemiche politiche scatenatesi e all’incertezza che copriva l’esito della vicenda, Alce Nero aveva preferito non firmare la convenzione che il Comune aveva già preparato.

Intanto, nel tratto di riva tra la Zanzara e la chiavica del Rio è necessario tagliare e potare alberi per garantire la sicurezza di chi frequenta le sponde dei laghi. Lo farà il Comune visto che per ora è l’unico responsabile della zona. Lì, un sopralluogo effettuato il 1° aprile scorso da Mantova Ambiente, il braccio verde della Tea a cui il Comune ha affidato la manutenzione di giardini e parchi pubblici, ha riscontrato una situazione di pericolo a cui bisogna porre rimedio in fretta.

Secondo i tecnici lungo la Costa Brava (così è nota quella zona) ci sono 22 alberi da abbattere al più presto perché a rischio crollo; altri 15 vanno potati perché, pur essendo in buone condizioni vegetative, presentano grossi rami secchi pronti a cedere e a schiantarsi al suolo. Inoltre vanno messe in sicurezza 13 vecchie capitozze di pioppo. Per finire, vanno piantumati 35 nuovi esemplari come prevedono le norme di tutela paesaggistica a cui l’area è sottoposta.

Mantova Ambiente e Comune si sono già accordati sul prezzo dell’intervento: 20.405,90 euro comprensivi di Iva. Resta solo da fissare la data dell’intervento, che dovrebbe essere a breve visto che è stato tolto dalla Regione il blocco dei lavori di silvicoltura dovuto alla pandemia di coronavirus. Per la cronaca, la somma necessaria per i lavori fa parte dei 250mila euro che Via Roma ha stanziato quest’anno per il «rinnovo e la riqualificazione» di tutte le alberature comunali.
 

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