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Mantova, sale operatorie di nuovo aperte al Poma: nasce il reparto polichirurgico

Letti di degenza per gli interventi programmati sui tumori. Coronavirus, stabile la curva dei contagi. Domenica l’incremento dei positivi è stato di 42 soggetti. Complessivamente i mantovani contagiati sono 2.794. Due i decessi.

Roberto Bo
2 minuti di lettura

MANTOVA. Resta ancora stabile la curva dei nuovi positivi al coronavirus nel Mantovano. Ieri l’incremento è stato di 42 soggetti. Complessivamente i mantovani contagiati sono 2.794. Ieri due decessi per Covid.

UN REPARTO DEGENZE CHIRURGICHE

Sta per ripartire l’attività chirurgica programmata al Carlo Poma con particolare riferimento agli interventi oncologici. Per questo è stata individuata un’area in cui allestire un reparto di degenza polichirurgica no covid. Sanitari e tecnici dell’Asst hanno ritenuto idonea la struttura dell’ex Riabilitazione cardiorespiratoria al terzo piano del blocco C attualmente non utilizzata e che conta una ventina di posti letto. Oggi entrerà in funzione con il ritorno dei chirurghi in sala operatoria dopo un lungo periodo di blocco.

Riprendono lunedì 20 aprile alcune attività chirurgiche programmate su casi oncologici nelle discipline di Chirurgia Generale, Urologia, Senologia, Chirurgia Toracica, Otorino, Chirurgia Maxillo-facciale e Ginecologia. Ovviamente la programmazione dovrà tenere conto dei posti letto che nel frattempo si sono resi disponibili. Le modalità i di ingresso dei pazienti che dovranno essere sottoposti a interventi programmati prevedono l’esecuzione del triage clinico, del tampone e dei raggi al torace. I pazienti che entreranno invece dal pronto soccorso o da altre strutture sanitarie saranno considerati a rischio di Covid e pertanto ricoverati nella zona “grigia” in una stanza singola e sottoposti agli accertamenti diagnostici.

IL TREND SETTIMANALE DEI CONTAGI

Nelle ultime tre settimane è stato un po’ come andare in altalena: quando si sale verso l’alto la sensazione è di vuoto. Il vuoto che si insinua nella mente dei mantovani che ogni giorno vedono salire e scendere il numero dei nuovi positivi. Mai una pausa, sempre davanti il segno +. Ma guardare ogni giorno la salita dei nuovi contagi non rende l’idea di questa curva maledetta, che comunque resta sempre in ascesa.

E allora prendiamo le ultime tre settimane secondo i dati forniti ogni sera dalla prefettura su fonte Ats Val Padana. Da una semplice lettura si evince che la curva provinciale (somma dei nuovi positivi di tutti i comuni mantovani) è scesa di cento soggetti ogni sette giorni. Dal 29 marzo al 4 aprile l’incremento dei positivi è stato di 505 unità. Dal 5 all’11 aprile l’aumento è stato di 414, mentre nella settimana dal 12 al 18 aprile dietro al segno + c’erano 317 nuovi soggetti positivi. L’invito è alla massima cautela e a non abbassare la guardia, soprattutto considerando la questione asintomatici: soggetti positivi che non manifestano sintomi ma che possono contagiare. Questi i numeri a livello provinciale. Se invece si considerano i dati dei singoli comuni dall’ultima rilevazione di sabato si nota che l’incremento maggiore (+14) è stato a Solferino che conta 25 positivi. Viadana ha raggiunto i 215 contagi ( +9) mentre Castiglione delle Stiviere ha fatto registrare un + 8, che ha fatto salire il totale dei positivi a 213. Sette in più a Moglia (35 positivi) e cinque in più a Mantova (254).

TENDA TAMPONI AD ASOLA

Anche ad Asola la scorsa settimana è stata allestita la tenda per i tamponi programmati,

DEGENZE DI SORVEGLIANZA

Le degenze di sorveglianza (4 strutture per 84 posti letto in quattro punti strategici della provincia) sono state ricavate in reparti o nuclei di strutture sanitarie e sociosanitari e sono destinate ad accogliere pazienti che provengono dal territorio. Possono essere attivate dal medico di medicina generale, dal medico del 118 e dal medico del pronto soccorso per quelle situazioni che vengono considerate non da ricovero ospedaliero. Un ulteriore supporto verso i medici di famiglia e dei loro pazienti è garantito attraverso l’attivazione dell’assistenza domiciliare integrata Covid per la gestione domiciliare degli assistiti contagiati dall’epidemia . 



 

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