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Le opposizioni aprono al piano: «Ma serve di più»

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MANTOVA. Il milione e mezzo di euro stanziato dal sindaco Palazzi per sostenere commercianti e artigiani alle prese con gli effetti economici della pandemia trova concordi le opposizioni nell’esprimere moderata soddisfazione. «Ha accolto tre delle nostre tredici proposte, ma serve di più » mettono in evidenza.

«Sono aiuti importanti che arrivano in un momento di difficoltà per tutti - sottolinea Paola Bulbarelli, capogruppo di Fratelli d’Italia - e sono d’obbligo. Palazzi ha recepito solo tre proposte delle nostre: esenzione dalla Tari, riduzione dell’Imu e sosta gratis nei weekend. Peccato non abbia accolto la nostra proposta sui progetti utili per la collettività che impegnano chi percepisce il reddito di cittadinanza. E mi spiace quando Palazzi dice no agli aiuti anche per quei proprietari di negozi sfitti in centro usando toni da perenne campagna elettorale». «Nel complesso siamo parzialmente soddisfatti» sottolinea il capogruppo di Forza Italia Pierluigi Baschieri, che aggiunge: «Con questa manovra Palazzi e la sua giunta siglano un armistizio con i commercianti dopo cinque anni di alti e bassi». Adesso, però, «bisogna che ci sia un piano Mantova anche per il welfare, con delle vere salvaguardie per le famiglie in difficoltà. In consiglio comunale - promette - porteremo le nostre migliorie per l'economia locale ed il mondo del sociale».

«È vero - fa eco Eugenio Anceschi della Lega - che Palazzi ha accolto alcune delle proposte elaborate con il nostro candidato sindaco Stefano Rossi; è anche vero, però, che non siamo stati coinvolti più di tanto: abbiamo altro da dire e per questo speriamo di parlare al più presto di queste misure in consiglio comunale». «Almeno tre punti di quelli che avevamo suggerito sono stati accolti, anche se all’opposizione è sempre stato concesso poco spazio di discussione» afferma il candidato sindaco del centrodestra Stefano Rossi, che vorrebbe anche sapere «perché delle altre proposte non vi è traccia. Spero, infatti, che altri provvedimenti a costo zero che avevamo suggerito vengano presi in considerazione». Chiude il neo capogruppo dei Cinque Stelle, Tommaso Tonelli: «Quel piano - dice lamentandolo anche lui la mancanza di dialogo con la maggioranza - è in parte uno specchietto per le allodole. Basti pensare alla Tari: ci mancherebbe altro che gli esercizi che hanno tenuto chiuso e non hanno prodotto rifiuti paghino la tassa. Così come non è giusto che da giugno quegli stessi esercizi paghino la tariffa piena quando, invece, produrranno rifiuti in proporzione al loro fatturato ridotto. Piuttosto, Palazzi incentivi l’uso di mezzi privati di trasporto come l’auto o la bici, visto che per la gente sarà sconsigliabile prendere mezzi pubblici». —

Sa.Mor.
 

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