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Latitante dopo l'estorsione al disabile: arrestato a Suzzara

I carabinieri hanno sorpreso l'uomo nel sottotetto di un condominio: dopo il primo arresto il 25enne aveva ignorato l'ordine di lasciare la provincia

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Latitante dopo l'estorsione al disabile: arrestato a Suzzara

SUZZARA. Si nascondeva nel sottotetto di un condominio, il 25enne arrestato dai carabinieri all’inizio di aprile, e quindi allontanato dalla provincia di Mantova, per un reato odioso, che aveva indignato l’opinione pubblica: una catena di estorsioni ai danni di un disabile mantovano, sottomesso psicologicamente, e ripetutamente costretto a consegnare cifre tra i 50 e i 500 euro. Adesso l’uomo, formalmente latitante, è stato nuovamente arrestato.
 
Dopo la convalida del primo arresto, all’estorsore era stata notificata l’ordinanza della misura di cautelare del divieto di dimorare nella provincia di Mantova, emessa dal giudice per le indagini preliminari, e un divieto di ritorno nel comune di Mantova per un periodo di tre anni, emesso dall’Autorità provinciale di pubblica sicurezza. Divieti ignorati dal 25enne, tanto da costringere i carabinieri a richiedere, e ottenere, una misura più stringente, a cui, però, il criminale è  riuscito ancora a sottrarsi. Morale, il 21 aprile il giudice ne ha dichiarato lo stato di latitanza.
 
Dopo aver girovagato clandestinamente per la provincia, il latitante è arrivato a Suzzara, dove, nella nottata tra il 27 e il 28 aprile, approfittando probabilmente di una porta lasciata aperta, si è nascosto nel sottotetto di un condominio, preparandosi un giaciglio di fortuna. 
 
Nella mattinata del 28, un inquilino, insospettito dai rumori, ha immediatamente allertato i carabinieri che, con tutte le premure imposte dall’emergenza coronoavirus, sono saliti in soffitta scovandovi il criminale. Braccato e non potendo tentare alcuna fuga (come pare in passato avesse già fatto per sottrarsi all’arresto), il 25enne è stato identificato e portato nel carcere di Mantova.
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