I leghisti occupano la Camera, Dara: «Conte ci risponda»
Il deputato mantovano attacca il premier: «Servono certezze sulla gestione della pandemia. Siamo qui per i cittadini»
LUCA CREMONESIROMA. Il deputato Andrea Dara, vicesindaco di Castiglione delle Stiviere, è in occupazione permanente della Camera con i colleghi della Lega.
Una protesta messa in atto da mercoledì sera per protestare contro il premier Giuseppe Conte reo, spiega Dara, «di aver di fatto bypassato il parlamento con la modalità del decreto. Restiamo a oltranza in parlamento, il nostro luogo di lavoro, finché non ci saranno risposte per tutti i cittadini. Madri, padri, imprenditori, commercianti, lavoratori non sanno cosa fare, non hanno certezze, non sanno se possono riaprire i negozi, non sanno quando i figli torneranno a scuola. Per questo motivo non rallenteremo né impediremo il regolare svolgimento dei lavori programmati: porteremo nelle aule - dove resteremo anche quando la seduta è conclusa - la voce dei lavoratori, di chi soffre, dei disabili, di chi è più fragile».
I parlamentari, terminati i lavori, resteranno ogni volta all’interno della Camera che, così facendo, non potrà mai essere chiusa. «Siamo qui anche a nome dei sindaci e degli amministratori locali e vi resteremo finché il governo non darà risposte chiare sul ripristino di tutte le libertà, nella piena tutela della salute e con indicazioni a livello nazionale. Servono certezze sulle regole sanitarie per poter ripartire in sicurezza - conclude il deputato castiglionese - tempi certi per la cassa integrazione di chi non sta lavorando e soldi veri per autonomi e imprenditori». —
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