In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

Coronavirus, la Cisl: subito un piano, è già crisi occupazione

Il segretario Perboni: brusco calo nel primo trimestre: «L’emergenza Covid ha ulteriormente aggravato la crisi»

1 minuto di lettura

MANTOVA. «Il primo trimestre del 2020 registra un brusco calo dal mercato del lavoro mantovano, con un -20,8% e una flessione del rapporto fra assunzioni e cessazioni di -1042 unità». Ne dà notizia Dino Perboni, segretario generale della Cisl Asse del Po: «La crisi innescata dal coronavirus e dal conseguente lockdown - spiega – stante i dati ricavati dalla Regione Lombardia, mostra per il 1° trimestre un andamento negativo e bisogna considerare che il blocco delle attività, nel trimestre considerato, è stato nel solo mese di marzo». Se le assunzioni sono passate dalle 17.095 del 2019 alle 16.043 del 2020 con un calo di -6,2% «le proroghe sono leggermente aumentate del 0,3% e sono attestate a 3.773 rispetto alle 3.762 del 2019 mentre le cessazioni sono diminuite del -0,1% attestandosi ai 12.085 rispetto alle 12.095 del 2019».

I settori che hanno riscontrato un maggior calo sono l’industria, il commercio e servizi e le costruzioni: «Risulta evidente, che la situazione occupazionale è in peggioramento e quindi, alla già difficile situazione di fine 2019, le condizioni di precarietà e disoccupazione non potranno che aumentare, in particolare per i giovani, le donne e gli over 50 che hanno perso il lavoro. Per questo che come sindacato proponiamo un Patto Territoriale per il Lavoro e la Salute».

Un piano, spiega il segretario della Cisl, che «punti a rafforzare il sistema sanitario sia potenziando le strutture sanitarie territoriali e sia generando un forte rapporto fra Carlo Poma e San Matteo di Pavia; a rivedere il sistema delle Rsa troppo esposto al contagio da coronavirus; a realizzare le infrastrutture già programmate, in primis i collegamenti per Milano via Cremona su ferro e autostrada; a realizzare un’agenzia di sviluppo di nuovi insediamenti produttivi ed aziendali». Insomma «il 1° trimestre indica chiaramente uno stato occupazionale di forte difficoltà, che si innesca in quadro provinciale già contrassegnato nel 2019 da valori negativi a causa delle pesanti perdite di unità produttive nel mantovano - conclude il sindacalista – e occorre un progetto per il futuro del territorio, per dare prospettive occupazionali ai giovani e generare un nuova stagione di sviluppo e benessere sociale ed economico».
 

I commenti dei lettori