Mantovani rispettosi, ma nei parchi servono le multe
Raddoppiate le sanzioni per chi crea assembramenti nelle aree verdi. Rebecchi: «L’appello del sindaco sta facendo effetto»
Sandro MortariMANTOVA. Sempre più controlli e multe che raddoppiano. La Polizia locale stringe le maglie attorno a coloro che in parchi e giardini pubblici ancora non rispettano le regole che vietano gli assembramenti. Sono ancora troppi coloro che credono che lunedì 4 maggio sia scattato il «liberi tutti» e, quindi, occorre tenere la guardia alta. «Rispetto, però, al primo giorno - sottolinea l’assessore alla Polizia locale Iacopo Rebecchi - la gente sta capendo come comportarsi».
Il terzo giorno di ripartenza dopo il lungo lockdown non sembra aver fugato del tutto i timori espressi dal sindaco Palazzi martedì scorso quando su Facebook aveva minacciato di chiudere i parchi nel caso continuasse la tendenza della gente ad assembrarsi senza osservare il distanziamento, richiamando ognuno al proprio senso di responsabilità.
In appena un giorno, qualche segno di miglioramento c’è stato e, secondo l’assessore, sia l’appello del sindaco che una maggiore consapevolezza delle regole da parte dei cittadini stanno contribuendo a migliorare la situazione. Anche se a spingere la gente a comportarsi in certo modo sembra essere il pugno di ferro adottato dagli agenti.
A metà pomeriggio di mercoledì 6 maggio, i controlli erano già stati più di 50 e le multe quattro (due al mattino e due al pomeriggio, compreso un gruppetto beccato senza mascherina in uno sgambatoio per cani), il doppio di martedì quando furono due e i controlli, complessivamente, cento. «Ho potuto constatare anche di persona una città più ordinata facendo un giro in bicicletta - dice Rebecchi -. Mentre martedì 5 maggio c’erano, in effetti, tante persone che non rispettavano le regole, oggi (ieri, ndr.) non ho visto assembramenti e nemmeno gente senza mascherina. Martedì l’orario critico è stato dalle 16 alle 20 in cui c’era gente che nei parchi prendeva il sole senza rispettare le distanze, oppure genitori con i bambini che si incontravano con altri».
Alla Polizia locale è arrivata anche la segnalazione di bar (pochissimi quelli aperti in città) che non rispettavano la norma di servire i clienti solo con il take away: «Gli agenti - conferma l’assessore - sono intervenuti in un bar di periferia che aveva collocato un raccoglitore di rifiuti proprio davanti al locale, inducendo chi entrava per prendere un caffè da portare via a fermarsi per consumarlo nei pressi». La Polizia ha usato la moral suasion, convincendo il titolare a togliere il cestino, cosa che ha fatto risparmiandosi la multa.
«I controlli continuativi - spiega Rebecchi - avvengono in particolare nei parchi dove vi è una tendenza alla creazione di assembramenti. Cerchiamo di far capire che in questa fase vi è più libertà ma, non essendo finita l’emergenza sanitaria, è estremamente necessario rispettare le regole per non tornare indietro».
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