Telecamere in Pradella. Dopo il lungo stop lavori pronti a partire
È arrivato l’ok della sovrintendenza con alcune prescrizioni. Incaricati gli archeologi che seguiranno scavi e installazione
Sandro Mortari
MANTOVA. Si riparte per i nuovi varchi videosorvegliati tra Pradella e via Chiassi che dovranno “proteggere” i posti auto dei residenti, preda dei soliti furbetti del parcheggio. Durante lo stop a tutte le attività causato dal coronavirus, è arrivato al Comune il via libera della sovrintendenza archeologica, belle arti e paesaggio di Cremona, Lodi e Mantova per i lavori di installazione delle telecamere e dei relativi supporti. Con una prescrizione: quella di servirsi della consulenza di un archeologo durante le opere di scavo della ditta specializzata (la Maggioli spa).
Visto che tra coronavirus e autorizzazioni varie da ottenere si sono già persi circa quattro mesi, il Comune ha deciso di procedere velocemente. Non appena ha avuto il sì della sovrintendenza, ha incaricato la ditta specializzata per la funzione richiesta di garantire la protezione degli scavi in una città storica dal cui sottosuolo potrebbero emergere vestigia inaspettate del passato.
L’incarico è stato affidato a Sap, Società archeologica srl con sede a Quingentole, per un importo di 1.012,60 euro. Due operatori archeologici seguiranno, così, tutte le opere di scavo per l’installazione dei tre varchi “Valicar”per la rilevazione degli accessi dei veicoli nella Ztl, agli imbocchi di via Carducci e di via Speri da corso Vittorio Emanuele e all’imbocco di via Speri da via Chiassi.
«Le telecamere - spiega Iacopo Rebecchi, assessore alla Polizia locale - saranno collocate agli ingressi della Ztl B. Dovevano essere collocate tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020 ma, in attesa dell’autorizzazione della sovrintendenza prima e con i vari blocchi a causa di Covid-19, siamo arrivati a maggio. Difficile dire, al momento, quando inizieranno i lavori. Prima occorrerà una perizia da parte degli archeologi che potrebbe arrivare a breve in modo da partire con il cantiere a giugno».
I nuovi varchi videosorvegliati “proteggeranno” un’ampia zona a traffico limitato, tra Pradella e via Chiassi (comprese le vie de Canal, Speri e Carducci), da sempre utilizzate dai non residenti per parcheggiare le loro auto oppure come scorciatoia da parte di chi non ha il pass per raggiungere via Poma e, da lì, via Giulio Romano e corso Garibaldi: quella Ztl, infatti, finora è l’unica della città non sorvegliata. I residenti da tempo sollecitavano gli occhi elettronici.
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