Fibra ottica super veloce, parte la sfida. La copertura in città è soltanto al 12%
Vodafone sbarca in piazza Seminario, i lavori per la posa della banda ultra larga da lunedì prossimo al 22 maggio
Sandro Mortari
MANTOVA. Vodafone arriva in città con il progetto di potenziamento della fibra ottica e apre la sfida con i concorrenti per portare nelle case collegamenti internet più veloci ed efficaci. La compagnia telefonica ha ottenuto il via libera dal Comune per la posa dei cavi in piazza Seminario, nel cuore della città storica.
I lavori dureranno dal 18 al 22 maggio e interesseranno una parte della piazza che, per la durata del cantiere, perderà undici posti auto a pagamento, mentre il resto dell’area di sosta sarà comunque a disposizione degli automobilisti. Così come sarà sempre garantita la circolazione, anche se a senso unico alternato.
L’obiettivo, ancora lontano, è mettere a disposizione la nuova tecnologia fiber to the home, la fibra ottica che arriva direttamente a casa e non come adesso che si ferma alla centralina sul fronte strada e poi arriva nell’abitazione attraverso il filo di rame (fiber to the cabinet).
Per ora ci si deve accontentare di quest’ultima opzione anche se le compagnie telefoniche non smettono di guardare oltre. «I gestori si fanno concorrenza per arrivare primi a offrire questo servizio» osserva l’assessore alla smart city Iacopo Rebecchi. Non per nulla allo Sportello unico si susseguono le richieste delle compagnie per i lavori: da gennaio le domande di concessione di suolo pubblico per installare la fibra ottica sono state undici.
Attualmente, la città è coperta quasi totalmente dalla banda larga che garantisce connessioni ad una velocità di 30 megabit; è, invece, in ritardo sulla tecnologia ultra veloce che consente la trasmissione di dati e informazioni ad una velocità di oltre 100 megabit. Su questo fronte, però, la città è coperta solo per il 12,25% delle abitazioni. Ed è sulla necessità di colmare questo vuoto che si sfidano i vari gestori del servizio di connessioni fisse. In piazza Seminario, per esempio, c’è già un armadietto, come vengono chiamate in gergo le centraline in cui arriva la fibra ottica, di Tim.
I lavori proposti da Vodafone hanno ottenuto l’ok della sovrintendenza archeologica belle arti e paesaggio per le province di Cremona, Lodi e Milano ma, vista la delicatezza del luogo, dovranno essere seguiti costantemente da operatori archeologici che dovranno documentare il procedere degli scavi. Al termine dei lavori Vodafone dovrà ripristinare il suolo come era prima.
Per questo compito dovrà attenersi alle rigide prescrizioni del Comune che, per quanto riguarda le pavimentazioni di pregio in acciottolato, cubetti di porfido, lastre o masselli, prevede che ad occuparsene sia personale specializzato. Il ripristino definitivo dovrà essere eseguito entro sei mesi dal 22 maggio, data della scadenza della concessione di occupazione di suolo pubblico. A vigilare sul corretto ripristino dell’area di cantiere sarà Tea.
Intanto, il Comune ha rinnovato a Vodafone la concessione per gli impianti di telefonia mobile che si trovano su aree pubbliche in città. Si tratta di tre antenne che a Via Roma frutteranno 42mila euro all’anno per sei anni. Si trovano al Pompilio, a Lunetta e a Borgochiesanuova.
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