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Gli ultimi nodi della cartiera di Mantova: discariche Burgo e via libera edilizi

Rinvio di una settimana per la seduta di chiusura della conferenza di servizi per le autorizzazioni ambientali Manca l'ok di Arpa al piano di bonifica del rifiuti interrati dalla precedente proprietà. Il Comune: a giorni i permessi per le opere abusive in sanatoria. Sindacati preoccupati per i lavoratori, slitta anche il tavolo sulla cassa integrazione straordinaria

Monica Viviani
2 minuti di lettura

MANTOVA. Bonifica delle discariche ex Burgo e titoli edilizi, con conseguente maxi multa in arrivo, per le opere abusive che hanno ottenuto la sanatoria. Ultimi nodi da sciogliere per Pro-Gest prima della ripartenza della cartiera di Mantova, con un nuovo rinvio della conferenza di servizi che ieri 13 maggio avrebbe dovuto chiudere l’iter delle autorizzazioni.

Dopo il sì unanime degli enti, arrivato il 30 aprile, alla Valutazione di impatto ambientale (Via) per il nuovo progetto senza inceneritore e con recupero della piena capacità produttiva (dimezzata nel 2017), la quinta e ultima seduta aveva all’ordine del giorno il riesame dell’Autorizzazione integrata ambientale (Aia) alla luce delle modifiche approvate con la Via: «L’Aia revoca di fatto l'autorizzazione per la realizzazione e l’esercizio dell'inceneritore per i rifiuti di scarto pulper» spiega il responsabile unico della Provincia Giovanni Urbani.

Arrivati i pareri paesistici positivi della Provincia, all’appello ieri mancavano il parere di Arpa sul progetto di bonifica delle ex discariche Burgo presentato dall’azienda e il rilascio dei titoli edilizi da parte del Comune di Mantova con il parere paesaggistico sempre di competenza di via Roma. «Sono infatti – scrive in una nota Palazzo di Bagno – in via di quantificazione le sanzioni amministrative a carico di Pro-Gest per gli abusi edilizi. La società ha comunque già fornito i computi metrici».

A questo proposito l’assessore all’ambiente del Comune Andrea Murari però precisa che «sono pervenute nella giornata di martedì le integrazioni richieste dal Comune all’azienda per calcolare le sanzioni per le opere abusive» e assicura che «nel giro di pochi giorni saremo in grado, alla luce delle integrazioni, di completare le istruttorie per il rilascio dei titoli edilizi». Se la parte di competenza del Comune sarà risolta già in settimana, servirà invece un ulteriore confronto con Arpa sulla gestione delle tre discariche ex Burgo oggi inutilizzate per le quali Pro-Gest prevede la bonifica con il sistema landfil mining (scavo e trattamento per rendere inerti i rifiuti e avviarli allo smaltimento in modo differenziato) e la ricomposizione ambientale con piantumazione.

Delusa per il rinvio l’azienda: «Quello per le discariche Burgo – precisa il procuratore speciale di Pro-Gest Carmine Damiano – che peraltro non vengono utilizzate, è un procedimento a parte rispetto all’Aia. Per quanto riguarda i titoli edilizi il computo metrico per quantificare oneri e sanzioni ci è stato chiesto lunedì, se la richiesta fosse stata più tempestiva si poteva evitare questo ulteriore rinvio visto che il progetto è stato riconosciuto eccellente con parere favorevole di tutti gli enti sia per la Via sia per l’Aia».

Un’ulteriore attesa che preoccupa i 46 lavoratori, a casa da febbraio, e i segretari generali di Cgil (Daniele Soffiati), Cisl (Dino Perboni) e Uil (Paolo Soncini) che ieri con le Rsa hanno incontrato Francesco Zago in vista del tavolo con il ministero del lavoro per l’attivazione della cassa integrazione straordinaria. Tavolo in programma per oggi ma che, alla luce del nuovo stop autorizzativo, slitta a fine mese. «Contavamo di iniziare a ragionare su ripartenza e richiamo dei dipendenti in fabbrica – dicono i sindacati non escludendo un nuovo coinvolgimento del prefetto – invece questo stop è un’altra doccia fredda».
 

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