Il ministro: il raddoppio della Mantova-Codogno pronto entro il 2026
La risposta all’interrogazione di Pizzetti del Pd, co-firmata da Colaninno di Italia Viva. Nel 2021 il via ai lavori sul tratto fino a Piadena
Sandro MortariMANTOVA. Il raddoppio della linea ferroviaria Codogno-Cremona-Mantova si farà e sarà pronto entro il 2026. La conferma arriva dal ministro per le infrastrutture Paola De Micheli che mercoledì 13 maggio, nel corso del question time alla Camera, ha risposto ad un’interrogazione del deputato del Pd Luciano Pizzetti, co-firmata da Matteo Colannino di Italia Viva e dal dem Gariglio
Il ministro ha ribadito che il raddoppio ferroviario fa parte del programma regionale mobilità e trasporti della Regione Lombardia e dell’intesa tra la stessa Regione e Rfi sullo sviluppo del servizio regionale passeggeri e merci. L’intervento prevede il raddoppio dei binari per 85 chilometri, con la soppressione di tutti i 57 passaggi a livello e la realizzazione delle opere sostitutive. «Il raddoppio - avevano osservato i firmatari nell’interrogazione - porterà un incremento della capacità di trasporto, passando dai 4 ai 10 convogli all’ora per direzione».
Il ministro ha anche ricordato che «l’esecuzione dell’opera è programmata per fasi». La prima (il raddoppio Piadena-Mantova, 34 chilometri) prevede un costo passato da 340 milioni (la cifra che Colaninno, da sempre attento su questa partita, aveva ottenuto dal governo) a 490. I maggiori costi, dovuti alla necessità di alzare il binario esistente rispetto al piano campagna per problemi idraulici, «sono già stati recepiti nell’aggiornamento 2018-2019 del contratto di programma con Rfi, in corso di approvazione».
Secondo quanto riferito da Rfi, ad oggi la progettazione definitiva è conclusa; la società sta predisponendo la documentazione da inviare entro maggio al Consiglio superiore dei lavori pubblici e nel 2021 avvierà i lavori. L’attivazione dell’opera è prevista nel 2025.
La seconda fase consiste nel completamento del raddoppio della tratta Codogno-Piadena (50 chilometri), per la quale «Rfi - ha detto il ministro - conta di avviare la progettazione definitiva nel corso di quest’anno». Il costo delle tratte Cremona-Piadena e Codogno-Cava Tigozzi è di 830 milioni, con finanziamento previsto nel quinquennio 2022-2026. Nessun accenno della De Micheli, invece, alla richiesta di valutare la nomina di un commissario straordinario per velocizzare la sua realizzazione come è successo per il ponte Morandi e l’Expo di Milano, avanzata nell’interrogazione.
«Io e il ministro Bonetti - ricorda Colaninno - abbiamo fatto inserire, dal governo, questa infrastruttura prioritaria nel piano shock. E abbiamo anche chiesto la gestione commissariale». «Grande soddisfazione» per la risposta del ministro, «che fa capire che quest’opera si farà», è stata espressa da Marco Carra della direzione regionale e nazionale del Pd. Che ha colto l’occasione per «ringraziare Pizzetti e Colaninno».
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