Ora il centrodestra di Mantova guarda a De Donno, Beduschi: spero di averlo con noi
Salvini lo intervista mercoledì 20 sulla propria pagina di Facebook. Fratelli d’Italia lo invita a mettersi in gioco alle comunali. Lega e Forza Italia invitano alla prudenza. Rossi: ha salvato molte vite, orgoglioso di lui. Lui replica subito dalla pagina Facebook: non farò il sindaco di Mantova
Nicola CorradiniMANTOVA. «Se il dottor De Donno volesse in cuor suo prender parte alla campagna elettorale del centrodestra, lo accoglieremmo a braccia aperte. E, per quanto mi riguarda, a qualsiasi livello e con qualsiasi ruolo in accordo con gli alleati». Molti si aspettavano una dichiarazione come questa da parte di qualche esponente politico in vista delle prossime elezioni amministrative in città. L’iniziativa presa dal leader della Lega, Matteo Salvini, di invitare lo pneumologo del Poma ormai conosciuto in tutta Italia, a una diretta Facebook sulla propria pagina, oggi, mercoledì 20 maggio, alle 18, ha mosso le acque nel centrodestra mantovano.
Ma a prendere la posizione più esplicita non è stato il partito di Salvini, bensì il coordinatore di Fratelli d’Italia, Alessandro Beduschi.
Questione da prendere con una certa prudenza, visto che lo stesso pneumologo, che pure ha un passato come amministratore pubblico (è stato vicesindaco Pd nella giunta Badolato di Curtatone), a precisare nelle scorse settimane di non essere interessato a fare politica. Ma la popolarità del dottore (guadagnata salvando vite) amplificata da un uso sapiente dei social, lo hanno reso sicuramente una figura molto interessante per una coalizione alle prese con una sfida tutt’altro che facile: vincere contro il sindaco Mattia Palazzi.
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Il fatto che Salvini abbia deciso di intervistare lo pneumologo mantovano – peraltro sostenuto a spada tratta in queste settimane tanto dal consigliere regionale Alessandra Cappellari e dal deputato Andrea Dara, leghisti entrambi – induce il capo di Fratelli d’Italia – che conosce bene De Donno – a uscire subito allo scoperto e a lanciare un messaggio chiaro e forte. Più prudenti Lega e Forza Italia. Nel primo caso, verosimilmente, la prudenza è dettata dalla necessità di non aprire nessuna porta a eventuali tentativi di rimettere magari in discussione la candidatura del civico salviniano, Stefano Rossi . Magari, nella Lega o nella stessa civica del candidato sindaco, qualcuno già immagina un tandem Rossi-De Donno contro il sindaco del centrosinistra.
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Ma il segretario Antonio Carra premette subito che «la segreteria provinciale non ha mai preso contatti con il dottor di De Donno. Cappellari e Dara hanno condotto le loro iniziative non certo per ragioni politiche ma per promuovere il professionista e il lavoro che ha fatto e sta facendo per il bene della comunità. Certo, la Lega è l’unico movimento mantovano ad essersi interessato dello pneumologo, e il nostro leader ha appreso della vicenda grazie anche ai rappresentanti del nostro territorio. Il Pd, al contrario, si è dimenticato dell’opera del medico mantovano».
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Stefano Rossi dice di essere «orgoglioso, da cittadino e candidato sindaco che un dottore che ha salvato tante vite sia un mantovano. Ed è bello che Salvini voglia farlo conoscere. In questa fase non abbiamo pensato a De Donno in vista delle elezioni, non abbiamo visto la sua opera in questa chiave. È impegnato a salvare vite. Sarà sicuramente una diretta interessante».
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La coordinatrice di Forza Italia, l’onorevole Anna Lisa Baroni, dice di ammirare «De Donno, Franchini e lo staff del Poma perché hanno messo a rischio le proprie vite per salvarne altre. E ci siamo espressi a suo sostegno pubblicamente. Circa le elezioni amministrative, sosteniamo lealmente il candidato Rossi che ha proposto la Lega. E né la Lega né Stefano ci hanno menzionato di interessi di natura politica per il dottor De Donno in vista delle elezioni».
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Il commento di De Donno dopo l'uscita dell'articolo è stato immediato. "Non farò il sindaco di Mantova" ha annunciato dalla sua pagina Facebook. Ecco qui sotto l'intervento integrale, in cui il primario di Pneumologia se la prende anche con la Gazzetta, accusandola di essere schierata "contro il suo ospedale". Nulla di più falso. La Gazzetta non è schierata contro l'ospedale, e vogliamo scriverlo a caratteri cubitali. La Gazzetta è schierata al fianco dei mantovani e racconta cosa succede all'ospedale. E' molto, molto diverso da quello che scrive De Donno. E' stata la prima a seguire le vicende sulla terapia con il plasma iperimmune nel Mantovano e a seguirne passo passo l'evoluzione, giusto per fare un esempio. Ha continuato a farlo anche quando De Donno accusava il mondo di non volerne parlare. Ricevendo i ringraziamenti dello stesso primario. Ha sempre dato voce ai lavoratori dell'ospedale in questi mesi durissimi, De Donno compreso. Ne abbiamo riconosciuto giorno dopo giorno il grande lavoro e lo sforzo quotidiano. Raccontare cosa succede non è schierarsi contro. E' un fraintendimento frequente in questi anni, ma è meglio ribadire, una volta ancora, che di fraintendimento si tratta.
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