Cartiera di Mantova: il via libera ora è definitivo, ma con multa da un milione
Nulla osta anche per l’Aia all’impianto senza inceneritore e a piena produzione. Maxi sanzione del Comune per gli abusi edilizi alla facciata nord e al depuratore
Monica VivianiMANTOVA. Cartiera pronta a partire entro l’estate senza inceneritore e con l’ok al recupero della piena produzione: l’ultimo via libera atteso da Pro-Gest è arrivato ieri mattina dalla seduta conclusiva della conferenza di servizi chiamata a valutare l’impatto ambientale del nuovo progetto. A rovinare la festa in casa Zago c’è però anche la notizia di una maxi multa: oltre un milione di euro la sanzione conteggiata dal Comune per gli abusi edilizi sanati.
Dopo la Via, sì anche all’Aia
Dopo la valutazione d’impatto ambientale positiva, gli enti hanno dato parere favorevole anche alla modifica dell’ Aia (autorizzazione integrata ambientale): una croce sopra il termovalorizzatore e nulla-osta alla piena capacità produttiva non senza un lungo elenco di prescrizioni per odori, rumori, emissioni, monitoraggi come per requisiti, standard e procedure per la carta da macero da utilizzare come materia prima. La Provincia a breve emanerà l’atto di conclusione dei lavori e il Provvedimento autorizzatorio unico regionale comprensivo della valutazione d’impatto ambientale e di tutti i titoli necessari alla realizzazione ed esercizio dell’impianto. «È una soddisfazione aver chiuso positivamente la conferenza tenuto conto delle opportune rinunce, prescrizioni e mitigazioni tecniche imposte alla società, tese a scongiurare pericoli per la salute e la sicurezza dei cittadini mantovani» dichiara Giovanni Urbani, responsabile unico per la Provincia, autorità competente nel procedimento. Anche per il presidente della Provincia Beniamino Morselli «è indubbiamente una soddisfazione – dice – la conclusione di questa conferenza di servizi che arriva al termine di un iter molto lungo ma che può dare slancio all’economia del nostro territorio nel rispetto della salute dei cittadini». Parla poi di «obiettivo raggiunto» l’assessore all’ambiente del Comune Andrea Murari che ricorda che «l’inceneritore, che a Mantova c’è dal 1999 e ha funzionato fino al 2012, non c’è più»: «Abbiamo approvato la nuova autorizzazione con la rinuncia definitiva dell’inceneritore. Ora nessuno potrà più affermare il contrario, nemmeno in mala fede. Da qui non si potrà più tornare indietro, ed è una grande soddisfazione aver raggiunto questo risultato che sembrava impossibile».
L’azienda: pronti a partire
L’azienda, tramite il procuratore speciale Carmine Damiano, sottolinea il «parere unanime da parte di tutti gli enti» oltre che per la valutazione di impatto ambientale «anche per l’autorizzazione integrata ambientale, relativa al raddoppio dell’attività produttiva». La società, che conta di partire entro l’estate con la messa in esercizio «pur nella complessità di un procedimento molto delicato – aggiunge Damiano – è stata in grado di dimostrare in ogni occasione e contesto la bontà di un importante progetto industriale che coniuga perfettamente le esigenze della salute ed il rispetto dell’ambiente con quello dello sviluppo industriale e del lavoro, di cui il territorio, oggi più che mai, ha estremamente bisogno. Confidiamo adesso, che nel giro di poco tempo possa essere avviata l’attività produttiva, di uno stabilimento all’avanguardia in Europa e che porta ad una forte riqualificazione rispetto alla precedente cartiera. Nello spirito della massima collaborazione con le autorità, stiamo facendo il massimo sforzo per l’attuazione delle prescrizioni e la realizzazione di tutte le opere necessarie, che dovrebbero concludersi in breve tempo e consentire il reintegro dei nostri dipendenti e l’assunzione di nuova e cospicua manodopera e di tecnici qualificati».
La maxi multa
La nuova autorizzazione senza inceneritore è però accompagnata da un’altra pesante sanzione del Comune: «È di oltre un milione, motivata dagli abusi edilizi – conferma l’assessore Murari – a ulteriore prova del rigore con cui i nostri uffici hanno lavorato in questi anni». Nello specifico le sanzioni paesaggistiche in base all’attuale normativa ammontano a 709.204 euro per gli abusi alla facciata nord e a 328.124 euro per quelli al depuratore. Totale: un milione e 37.328 euro.
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