Il ritorno delle messe con i fedeli
Regole di distanziamento rispettate. Non occupati tutti i posti disponibili
Matteo SbarbadaMANTOVA. A distanza di sicurezza ma seduti, dopo settimane, nella stessa navata. Domenica 24 maggio speciale per i fedeli mantovani, che hanno potuto tornare a partecipare dal vivo, e non più in streaming, alla messa.
Il via libera alle celebrazioni con pubblico era scattato già lunedì, ma è chiaro che l’attesa era per la giornata domenicale. Ieri mattina in duomo il rispetto delle indicazioni igienico-sanitarie e liturgiche da parte dei presenti è stato scrupoloso. All’ingresso ecco l’equipe destinata all'accoglienza, impegnata a ricordare alle persone di igienizzarsi le mani con il gel e a dare risposta alle varie domande. I cartelli affissi sui banchi, “posto in cui puoi sederti” e “qui non ti devi sedere”, hanno guidato i fedeli, per l’intera celebrazione rigorosamente seduti a distanza e mascherine sempre indossate.
Viadana celebra le prime messe ma con distanziamento
Nella predica di don Renato Zenezini, inaugurata con un «prima di tutto, ben ritrovati», un accenno alla difficile situazione economica di molte famiglie causata dall’emergenza coronavirus. Nessun problema sulla capienza, visti i 200 posti a sedere ricavati. Le modifiche nella celebrazione sono state comprese senza difficoltà, a partire dalla comunione, distribuita con guanti e mascherine. Al termine della celebrazione, un invito ai fedeli ad aiutare con generosità le parrocchie, dopo mesi di stop ai riti e conseguenti minori offerte e, di conseguenza, introiti.
«Le persone hanno compreso benissimo le direttive - spiega don Giampaolo Ferri, direttore dell’ufficio per le comunicazioni sociali della diocesi e parroco di diverse parrocchie del Destra Secchia -. Tanta consapevolezza e nessun rimprovero necessario. Tutti hanno capito come era giusto comportarsi. Dopo il brusco arresto causato dall’emergenza, questa è una ripartenza, un primo passo verso il ritorno alla normalità. Il non aver potuto celebrare la Pasqua con celebrazioni con pubblico è stato un duro colpo. Ora resta la grande preoccupazione per le persone alle prese con le difficoltà create dalla crisi economica. Senza dimenticare i problemi legati alla salute e alla situazione emotiva».
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