Cartiera di Mantova, Pro-Gest ora deve coprire il muro di cartaccia stoccata
Ulteriori prescrizioni allegate alla nuova Aia rilasciata dalla conferenza di servizi: rigidi controlli su fornitori e sulla materia prima che entrerà nello stabilimento e aumentano le fidejussioni per le discariche ex Burgo
Monica VivianiMANTOVA. Messa in sicurezza delle oltre 101mila tonnellate di cartaccia rimaste accatastate da mesi all’esterno dello stabilimento, nuove procedure per l’ingresso della carta da macero da riciclare, aumento delle fidejussioni per le discariche ex Burgo: sono le prescrizioni uscite dalla conferenza dei servizi guidata dalla Provincia che giovedì scorso ha dato l’ultimo via libera ambientale alla cartiera Pro-Gest senza inceneritore e con il raddoppio della produzione (dimezzata dall’Aia del 2017).
Cartaccia da coprire
All’esterno dello stabilimento sono ancora stoccate 101.796 tonnellate di cartaccia per un volume di oltre 226mila metri cubi sulle quali è in corso un’indagine della procura. Le prescrizioni allegate alla nuova Aia prevedono la loro messa in sicurezza «mediante copertura – si legge nel verbale della conferenza – con teli impermeabili opportunamente zavorrati» fino al totale recupero e smaltimento. Entro il 10 di ogni mese la società dovrà poi fornire a Provincia e Arpa informazioni sulle operazioni di recupero all’interno o all’esterno dello stabilimento.
Carta da macero in ingresso
Il nodo è sempre lo stesso: servono garanzie sulla carta proveniente dalla raccolta differenziata, definita con l’acronimo Eow che sta per end of waste, e destinata a trasformarsi in materia prima. Garanzie che rispettino i parametri europei oltre i quali diventerebbe rifiuto. La società dovrà predisporre, prima dell’arrivo del primo carico e non oltre la messa in esercizio degli impianti, nuove procedure per il monitoraggio dei fornitori da selezionare nonché nuovi criteri di verifica in fase di accettazione del carico per appurare la sua effettiva conformità alle normative europee. Non solo: Pro-Gest dovrà garantire la massima tracciabilità della materia prima acquistata, controlli specifici per verificare l’affidabilità dei fornitori e mettere a punto procedure ad hoc per respingere i carichi non conformi. Prescrizioni che spetterà poi ad Arpa nel caso integrare ulteriormente a seguito di ispezioni. E sempre ad Arpa la Provincia chiede di disporre un’attività ispettiva «finalizzata a verificare l’idoneità di tutte le attività poste in essere dalla società».
Discariche ex Burgo
Entro sei mesi dalla messa a regime degli impianti Pro-Gest dovrà presentare un nuovo studio tecnico per la copertura temporanea delle due discariche ancora aperte ed entro altri sei mesi dalla copertura un piano finanziario aggiornato. Per il rilascio della nuova Aia sono stati rivisti anche gli importi delle garanzie fidejussorie già prestate da Cartiere Villa Lagarina in base agli ultimi aggiornamenti sulla loro estensione volumetrica, risultata superiore rispetto a quanto autorizzato in precedenza. Si tratta di valori integrativi di 328mila euro per la post-gestione della prima discarica, 558mila euro per la post gestione della seconda e 248mila euro per la terza. Le garanzie dovranno essere richieste entro tre mesi dal rilascio del provvedimento unico regionale con il via libera alla cartiera.
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