Mantova, un gazebo sotto gli alberi: ecco il “cred” per anziani
Il Club delle tre età sta allestendo una tenda per ospitare i propri assistiti in sicurezza. Il presidente Luciano Tonelli: «Dopo 2 mesi di isolamento potranno finalmente stare in compagnia»
Nicola CorradiniMANTOVA. Il gazebo è stato montato l’altro ieri. E, finalmente, dopo mesi di prigionia domestica, anche gli anziani soli e con un’autonomia molto ridotta, potranno ritrovarsi in sicurezza e stare un po’ in compagnia all’aria aperta. È l’iniziativa del Club Tre età, l’associazione di volontariato guidata dall’ex consigliere comunale, Luciano Tonelli, che da anni assiste e affianca molte persone anziane in difficoltà.
Tonelli, durante il lockdown, aveva lanciato più di un a volta l’allarme sulle condizioni psicologiche in cui versava buona parte delle persone seguite dai volontari del club. «Non ce la fanno più, sono costretti a stare in casa tra la paura di venir contagiati dal virus e la depressione in agguato per la solitudine a cui sono costretti» spiegava il presidente dell’associazione. Che, addirittura, era pronto ad aprire il club per ospitare, a turno, qualche assistito già agli inizi di maggio.
Ora il Club ha innalzato nel piccolo giardino pubblico davanti alla sede, in via Indipendenza, l’intelaiatura che sosterrà la tenda sotto cui piazzare qualche sedia. La nuova attività ricreativa del Club sarà qui.
Almeno fino a quando sarà necessario prevenire il possibile contagio da covid 19. «Stiamo preparandoci ad accogliere gli anziani che seguiamo in piccoli gruppi e predisponendo tutte le misure previste dai protocolli di sicurezza – spiega Tonelli – stiamo parlando di persone che hanno un’autonomia limitata e che vivono da soli. Nei due mesi di lockdown, molti di loro non andavano nemmeno a fare la spesa e, come sapete, non potevano fare passeggiate. Non stiamo parlando di quegli anziani che, pur con qualche disagio, potevano mettersi mascherina e guanti e uscire a fare la spesa o a comprare il giornale. Le persone che ospiteremo qui, sono le stesse che seguiamo con le telefonate quotidiane, la spesa a domicilio e la periodica visita a casa del nostro infermiere volontario. Per molti di loro, questo gazebo, sarà la prima vera occasione per stare in compagnia, ascoltare un po’ di musica e chiacchierare con altre persone. Potrà anche essere l’occasione per far loro raccontare come hanno passato i due mesi di isolamento. Potranno sfogarsi e, piano piano, tornare alla normalità».
Tonelli spiega che gli incontri inizieranno il 15 giugno. «Li andremo a prendere a casa in auto e li porteremo qui , anche se ovviamente potremo aggregare un piccolo numero di persone – spiega – i nostr o anziani troveranno igienizzante per le mani, sedie collocate a distanza di sicurezza l’una dall’altra e altri accorgimenti per rendere la loro permanenza sicura e serena. I nostri volontari sono stati istruiti da un medico e una psicologa».
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