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Funziona il coordinamento tra prefettura e forze dell'ordine: in un anno reati in calo del 21%

In un anno il comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza si è riunito 47 volte

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MANTOVA. Un efficace coordinamento tra forze dell’ordine e polizie locali guidato dal prefetto Carolina Bellantoni, autorità provinciale di pubblica sicurezza. Parte da qui il report statistico sull’attività della prefettura dal 2 giugno dell’anno scorso ad oggi, diffuso alla vigilia della Festa della Repubblica. In un anno il comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza si è riunito 47 volte. Le sue decisioni, in termini di coordinamento delle forze dell’ordine, hanno portato a una diminuzione del 21,1% di tutti i delitti nel Mantovano nel primo quadrimestre di quest’anno rispetto all’analogo periodo dell’anno scorso. In particolare, a diminuire sono i reati di tipo predatorio come furti e rapine in abitazione, estorsioni e truffe. Attiva la prefettura anche nel campo della lotta alle infiltrazioni mafiose nel tessuto socio-economico. Sono state rilasciate 4.422 liberatorie, tra comunicazioni e informazioni antimafia; tre le interdittive emesse, mentre le iscrizioni delle imprese alla White list sono state 370.

Sul fronte degli immigrati, le espulsioni sono state 107, mentre su quello della lotta al lavoro nero e al caporalato, è stata istituita una speciale task force che sta dando ottimi risultati: nei primi quattro mesi del 2020 sono stati eseguiti 47 servizi e tre persone sono state denunciate per sfruttamento abusivo della manodopera, con 76 lavoratori italiani coinvolti a fronte di 57 stranieri.

La prefettura è stata anche impegnata, nello scorso autunno, in una campagna informativa contro l’abuso di alcol e fumo. Gestisce, inoltre, l’accoglienza di 458 immigrati nei in 45 centri di accoglienza straordinaria e negli 8 Sprar.

Dal febbraio di quest’anno, con lo scoppio dell’epidemia da Covid-19, la prefettura è stata in prima linea nella gestione dell’emergenza sanitaria. Lo ha fatto fornendo strutture e dispositivi di protezione, attraverso la protezione civile, agli ospedali, monitorando il rispetto delle misure di contenimento predisposte dal governo e controllando le attività produttive e commerciali e fornendo giornalmente i dati sul numero di contagi in tutti i Comuni. In particolare, dal 4 maggio, con l’avvio della Fase 2, sono state controllate 26.998 persone e 215 sono state multate; 2.263 gli esercizi controllati, di cui uno sanzionato e uno chiuso. Prima del 4 maggio erano state controllate 65.127 persone, con 2.256 multe; controllati anche 10.431 esercizi, di cui 29 sanzionati e 7 chiusi. È stato anche attivato il nucleo ispettivo per il rispetto dei protocolli di sicurezza nelle aziende: 573 le ispezioni fatte finora, tre le imprese multate.

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