Castiglione, sempre più vicino il museo del ’900 a Palazzo del Principe
Volpi: «Vanno avanti le pratiche per trasformare l’edificio». L’obiettivo è valorizzare l’arte e gli artisti del paese
Luca CremonesiCASTIGLIONE DELLE STIVIERE . Procedono gli intenti dell'amministrazione di trasformare palazzo del Principe, l'immobile che ha ospitato per molti anni il tribunale e, in epoca molto recente, una parte del Comune (durante i lavori di adeguamento sismico). «In questa fase di lockdown, gli uffici - spiega il sindaco Enrico Volpi - hanno portato avanti le pratiche e questo è senza dubbio una conferma di quella che è la nostra volontà di usare il palazzo, centrale nel paese, per avere una sede espositiva per mostre di portata locale, nazionale e internazionale. Ne avevamo in cantiere una che nasceva dalla collaborazione con Brera, ma abbiamo dovuto sospendere il progetto a causa dell'emergenza Covid».
In questo periodo gli uffici stanno procedendo con le pratiche per l'antincendio. Si procede dunque con quanto serve per riaprire quel palazzo, conferma Volpi, anche perché «stiamo lavorando per trasformare, in tempi brevi, palazzo Menghini nel museo civico di Castiglione. Ci stiamo lavorando e devo dire che le cose stanno procedendo e non nascondo che in tempi non lunghi potremo già vedere dei cambiamenti». L'amministrazione Volpi, dunque, realizza quello che da tempo si chiede, e cioè un museo che racconti e metta in mostra l'arte del '900 castiglionese. La richiesta era stata avanzata alla fine degli anni '90 da un gruppo di artisti, capeggiato da Mario Calzoni (pittore e storico tipografo castiglionese). L’iniziativa era stata rilanciata poi negli anni 2000 sempre dallo stesso Calzoni; a seguire da Giovanni Saviola (il compianto segretario dei Dem ed ex candidato sindaco, anche lui artista) e, infine, all'inizio del mandato di Volpi, dall'ex assessore Manlio Paganella. L'arte castiglionese del '900 vanta nomi importanti nel panorama del Chiarismo lombardo (fra i quali Oreste Marini, Mario Porta e Danilo Guidetti). Tra gli scultori, bisogna ricordare Ezio Mutti, Giuseppe Brigoni e Aldo Rossi. Da sottolineare poi l'esperienza pittorica unica di Franco Ferlenga. A questi si aggiungono i viventi Enos Rizzi, Massimo Ferri e Stefano Nardi. Un patrimonio artistico che anche l'ex candidata sindaco Lucia Zanotti voleva valorizzare.
Volpi, che tiene le deleghe alla cultura, e la Zanotti, consigliera delegata al turismo, con tutta la maggioranza si apprestano dunque a realizzare questo museo che nasce per valorizzare l'arte di Castiglione e rilanciare il turismo culturale nel comune morenico.
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