Lo stadio si sposta? Il Pd spinge per il Migliaretto. M5S si oppone
Le minoranze: pochi i soldi stanziati per la manutenzione. Bulbarelli: si chiarisca che cosa si vuol fare del Martelli
Sandro Mortari
MANTOVA. Martelli da ristrutturare lasciandolo lì dove è da sempre? Oppure abbatterlo e spostarlo al Migliaretto, in una cittadella dello sport e nel mezzo del bosco urbano che si estenderebbe dalle sponde del lago Superiore ad Angeli, fino a quelle del lago Inferiore alla Vallazza come aveva annunciato un mese e mezzo fa il sindaco Palazzi? Le domande sono serpeggiate in consiglio comunale, venerdì scorso 5 giugno, mentre si parlava dei 100mila euro destinati allo stadio per alcuni interventi di manutenzione straordinaria e pensando al Mantova calcio e alla quasi promozione in Serie C, tappa, sperano tanti tifosi, tra cui molti consiglieri, verso le alte sfere del calcio nazionale. Ovviamente, le risposte non sono state univoche e l’aula si è divisa.
Ad innescare la discussione è stato Giuliano Longfils di Forza Italia: «Centomila euro per il Martelli sono pochi. Lo stadio va lasciato al suo posto e non spostato al Migliaretto, i cui 279mila metri quadrati di verde potrebbero ospitare un campo da golf».
Eugenio Anceschi della Lega ha incalzato: «Il Martelli ha grossi problemi e, quindi, il Comune deve investire di più per dare ai tifosi uno stadio decente». Il capogruppo del Pd, Giovanni Pasetti, ha replicato che «la delocalizzazione del Martelli è un’idea suggestiva legata alla grande idea di un’area verde suburbana». Quanto al campo di golf, «non va nella direzione giusta di un’area verde accessibile a tutti». Nel dibattito si è inserito anche Matteo Campisi (Pd) per rafforzare l’idea di un altro luogo per lo stadio: «Sul Martelli siamo giunti all’accanimento terapeutico. L’impianto è alla frutta e si deve pensare allo spostamento».
Il giorno dopo il dibattito è tutt’altro che sopito. Contrario allo spostamento al Migliaretto dello stadio è Matteo Bassoli, capogruppo di Sinistra italiana, che premette: «Inutile discutere dell’ipotesi se non sappiamo prima i costi». «Secondo me - aggiunge - sarebbe meglio spostarlo al Boma, in un’area commerciale visto che oggi lo stadio non è solo sport. Certo, il vantaggio attuale del Martelli è di essere in città e di avere un parcheggio mentre al Boma si consumerebbe suolo per fare i posti auto». Pierluigi Baschieri, capogruppo di Forza Italia, ritiene che a Mantova «manchi una cittadella dello sport» e che «sarebbe importante realizzarla al Migliaretto».
Però, «rifare uno stadio con tutti i servizi annessi costerebbe 50 milioni e in questo momento non è semplice trovare chi li investe. Anche perché oggi in città ci sono altre priorità. Certo che non possiamo tenere un Martelli ridotto così: 100mila euro per lavori è solo una toppa». «Sono contrario allo spostamento dello stadio al Migliaretto - è l’opinione anche di Tommaso Tonelli, capogruppo dei Cinque Stelle -. E sono anche contrario a ricavare là il parco che vuole il sindaco. Quindi, per me bisognerebbe investire sul Martelli».
«Il Martelli è ormai obsoleto in ogni sua parte - conviene Paola Bulbarelli, capogruppo di Fratelli d’Italia -. Tutto sta a vedere se il gioco vale la candela. Oggi gli stadi nuovi fanno profitti; il nuovo Martelli potrebbe farli? La squadra punta in alto? Il Migliaretto sarebbe il luogo ideale, ma i dubbi sono quelli espressi. Certo che Palazzi è fortunato visto che dopo anni si è visto sbloccare il Migliaretto dall’Enac che non lo ritiene più adatto per un aeroporto. E del vecchio Martelli che cosa se ne faranno? È questa la domanda fondamentale».
Chiude Davide Provenzano, capogruppo di Palazzi 2020: «Sono d’accordo per spostarlo al Migliaretto: lo si raggiungerebbe comodamente e avrebbe un impatto ridotto sul traffico in città contrariamente ad oggi. E poi, con la prospettiva di ridisegnare l’area di Porta Cerese con il nuovo ingresso per Palazzo Te e un parco, lo stadio proprio non ci sta».
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