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Centri estivi al via nel Mantovano, ecco le linee guida anti-Covid: si giocherà solo a piccoli gruppi

La cabina di regia tra Ats ed enti vara le linee guida per ridurre al massimo il rischio di contagio. L'assessore Caprini: «Procedure snelle per i gestori della attività»

Monica Viviani
2 minuti di lettura

MANTOVA. Distanziamento, giochi in piccoli gruppi, un educatore ogni cinque, sette o dieci bambini o ragazzi a secondo dell’età, patto di co-responsabilità tra famiglie e gestori, procedure veloci per l’avvio: pronte le linee guida per i centri estivi dell’era Covid delle province di Mantova, Cremona e Crema. A darne notizia è l’assessore al welfare del Comune di Mantova, Andrea Caprini, all’uscita il 9 giugno  dalla cabina di regia tra Ats Valpadana e i referenti degli ambiti territoriali. «È stato un lavoro complesso – spiega – per garantire a bambini, adolescenti e famiglie il massimo di sicurezza possibile».

Le nuove linee guida riguardano tutte le attività di gioco e socialità per minori dai 3 ai 17 anni e tengono conto di quanto definito dai Dpcm governativi, delle indicazioni nazionali del ministero della Famiglia e dell’ordinanza regionale del 29 maggio. Nel patto tra famiglie e gestori, i secondi si impegnano a mettere in atto tutti i protocolli di sicurezza previsti dalle norme a partire da igiene e misurazione della temperatura fino alle attività divise per piccoli gruppi, ognuno con il suo educatore, per ridurre al minimo il rischio di contagio. «Tutte le realtà pubbliche o private che avevano già presentato progetti per i centri estivi – precisa Caprini – non dovranno rifare il lavoro da capo, ma solo compilare una check list in cui certificano in modo semplice e immediato che hanno recepito tutte le normative riportate nelle linee guida». Per i nuovi progetti «è previsto invece – prosegue l’assessore – un modulo con il quale il gestore dell’attività dichiara di rispettare le linee guida di Ats allegando l’elenco del personale impiegato e la planimetria degli ambienti con lo schema di utilizzo oltre una scheda in cui illustra l’attività. Si tratta di un format da inviare al proprio Comune che lo deve approvare».

Nelle linee guida è previsto anche che venga compilato un registro con l’elenco dei gruppi e dei bambini che ne fanno parte e il programma delle attività settimanali. I piccoli gruppi non potranno mai scambiarsi o mescolarsi e ognuno avrà sempre lo stesso educatore: uno ogni cinque bimbi tra i 3 i 5 anni, uno ogni sette per la fascia 6-11 anni e uno ogni 10 per quella 12-17 anni. A partire da oggi le disposizioni saranno diffuse ed è già prevista nel pomeriggio un’assemblea dei 14 comuni della rete d’ambito di Mantova città. «L’intenzione – anticipa Caprini – è di mettere nuove risorse per abbattere i costi per famiglie e gestori che avranno ad esempio bisogno di più personale rispetto al passato. Il Comune di Mantova ha già messo in campo fondi dedicati e dobbiamo ora capire quando arriveranno e in che misura quelli ministeriali: si tratta di 150 milioni a livello nazionale per le attività estive». I centri potranno partire già da lunedì prossimo 15 giugnoi e Ats così come i Comuni controlleranno il rispetto delle regole.
 

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