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Primi lavori per il sottopasso davanti alla stazione di Mantova

Lunedì 15 e martedì 16 ispezione archeologica in piazza don Leoni: sono i preliminari per il futuro cantiere. Disagi per il traffico

Nicola Corradini
1 minuto di lettura

MANTOVA. Sarà un cantiere di breve durata, ma importante per il futuro della viabilità cittadina, quello che apre questa mattina, 15 giugno, in piazza don Leoni. Le Ferrovie dello Stato hanno incaricato la ditta Geologia Ferrara di svolgere delle indagini archeologiche e di ispezionare l’area per l’elaborazione dello studio di caratterizzazione dei terreni. Tutte operazioni preliminari al cantiere di un’infrastruttura molto attesa: il sottopasso pedonale per la stazione dei treni.

L’ordinanza comparsa sul sito del Comune che concede l’autorizzazione «all’occupazione e manomissione del suolo pubblico», dunque, rappresenta il primo passo verso la realizzazione di un’infrastruttura ovvia per qualunque città (ma che Mantovac non ha) perché utile sia per la sicurezza dei pedoni sia per la fluidità del traffico in entrata e uscita dalla città.

I lavori che si faranno oggi e domani, naturalmente, saranno meno invasivi rispetto a quello che sarà il cantiere del sottopasso. Ma visto che stiamo parlando di piazza don Leoni, vale a dire il prolungamento del trafficatissimo viale Pitentino, i disagi per la viabilità saranno inevitabili. Anche se il Comune ha elencato alcune prescrizioni all’impresa per evitare il blocco del traffico. È comunque consigliabile, se possibile, di non immettersi lungo l’asse stradale Pitentino-don Leoni in queste due giornate.

In ogni caso, l’assessorato ai lavori pubblici ha posto condizioni affinché la piazza sia percorribile in entrambi i sensi attraverso «la parziale occupazione della corsia di piazza don Leoni direzione via Tazio Nuvolari canalizzando i veicoli mediante l’impiego di coni». A dirigere il traffico sarà un moviere. Al termine della giornata di lavoro verrà ripristinata la viabilità ordinaria.

La vicenda del sottopasso di piazza don Leoni, infrastruttura spesso invocata negli anni per consentire l’eliminazione del passaggio pedonale (il semaforo non è in funzione da anni) davanti alla stazione ferroviaria si è sbloccata nel luglio dello scorso anno con la sottoscrizione di una convenzione tra Comune e società ferroviaria che porta in calce le firme del sindaco Mattia Palazzi e del direttore stazioni di Rfi (gruppo Fs) Sara Venturoni. Questi sopralluoghi sono anche il segnale che Rfi fa sul serio e intende non solo onorare gli accordi (peraltro l’intervento di Mantova rientra in un piano nazionale di sistemazione degli ingressi alle infrastrutture ferroviarie) ma anche cercare di rientrare nella tempistica programmata (e rallentata dalla pandemia) che prevedeva la gara d’appalto nel corso di quest’estate e la conclusione dell’opera entro la fine del 2021. Il sottopasso, che consentirà di accedere direttamente ai binari sarà servito anche da un ascensore. Il piano prevede anche la riqualificazione della piazza. Costo complessivo rà 2,2 milioni, di cui 1,7 a carico di Rfi e 500mila euro stanziati dal Comune. —
 

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