Migliaretto, firme del centrosinistra, critiche dalla Lega
MANTOVA. S’infiamma lo scontro politico sul futuro del Migliaretto, l’area alle porte della città dove un tempo sorgeva l’aeroporto e che da 40 anni è in stato di abbandono. Con un comunicato congiunto le forze di centrosinistra (Partito Democratico, Lista Gialla Palazzi 2020, Sinistra Italiana, ManTua, Italia Viva e Volt) vanno all’attacco: «La Regione Lombardia e il centrodestra locale, volendo impedire che il Migliaretto torni ai mantovani, giocano contro l’interesse della città. Noi, invece, vogliamo che venga dato alla città e che i mantovani ne decidano il futuro. Il Migliaretto è un fondamentale tassello di quel sistema di acqua e verde che attorno al centro storico rende Mantova unica al mondo e potrebbe essere un immenso polmone verde per famiglie e sportivi. Potrebbe senza nessun problema ospitare l’elisoccorso per l’ospedale Poma, ma non certo un aeroporto che non si è fatto per 40 anni e non si farà mai. Se anche tu vuoi che il Migliaretto torni ai mantovani – conclude la nota – vieni a firmare la petizione ai nostri banchetti allestiti in osservanza ai protocolli di sicurezza a partire da sabato 20 giugno dalle 9. Sarà inoltre possibile a breve sottoscrivere la petizione sulla piattaforma Change.org».
Di tutt’altro parere, invece, la Lega che ieri a sua volta ha diramato un comunicato stampa molto critico nei confronti del sindaco Palazzi e della sua giunta. Secondo il consigliere comunale Eugeno Anceschi ci troviamo di fronte a un’uscita solo per finalità elettorali: «Esiste un protocollo d’intesa sottoscritto nell’aprile 2015 dalla precedente amministrazione del Comune (con sindaco Sodano) e da Provincia di Mantova, Camera di Commercio, Regione Lombardia, Areu e Azienda ospedaliera Carlo Poma che ha per oggetto la progettazione e realizzazione di un’elisuperficie per emergenza sanitaria e utilizzo civile proprio al Migliaretto. Ho depositato un’istanza di accesso agli atti affinché venga consegnato immediatamente dall’attuale amministrazione, un documento che nei cinque anni appena passati avrebbe meritato maggiore attenzione, mentre oggi lo troviamo chiuso in un cassetto». —
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