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Meno limiti ai trasporti pubblici: da lunedì ammessi più passeggeri sui bus

La Regione si adegua alle regole nazionali: i pullman potranno avere fino al 60% dei posti occupati

Nicola Corradini
2 minuti di lettura

MANTOVA. Meno vincoli per il trasporto pubblico in Lombardia a partire da lunedì. Il presidente Attilio Fontana ha firmato un’ordinanza (la 569) con la quale abroga le restrizioni applicate nella nostra Regione a partire rispetto a quelle in vigore dalla fine di aprile a livello nazionale e riallinea le regole per bus, treni, metropolitane e via dicendo a quelle stabilite dal decreto del presidente del consiglio per la Fase 3.

L’ordinanza di ieri, in altre parole, consentirà, ad esempio, di raggiungere il 60% della capienza degli autobus e non più il 50%. La capienza viene intesa come posti a sedere e posti in piedi complessivamente. Non sarà più obbligatorio, per i passeggeri, indossare i guanti. Restano ovviamente l’obbligo i mantenere la distanza di almeno un metro tra le persone e quello della mascherina su naso e bocca.

Non solo. I passeggeri seduti non potranno essere affiancati o uno di fronte all’altro. Come ora, d’altronde. Questo vincolo incide notevolmente sui mezzi urbani di Apam. I passeggeri in piedi, inoltre, dovranno essere tutti disposti con il volto in direzione di marcia. Questo è quanto prevede l’ultimo Dpcm già in vigore a livello nazionale. Cosa ha fatto cambiare idea al governatore?

Le disposizioni precedenti sarebbero dovute restare in vigore fino al 31 agosto. La risposta è nella nuova ordinanza: «In base al report di monitoraggio dell’Iss dell’11 giugno, la Regione Lombardia è classificata a basso rischio e pertanto l’epidemia risulta ad oggi essere sotto controllo». Va detto che l’aumento del numero di passeggeri ammessi su pullman urbani e extraurbani non sembra destinato ad avere grosse ricadute sui mezzi di Apam. Il vincolo della distanza di un metro tra un passeggero e l’altro, non ha permesso all’azienda di trasporto di applicare a pieno la quota del 50% fermandosi al massimo a circa un terzo della capienza. Le nuove regole consentiranno qualche posto in piedi in più. In alcune situazioni sarà utile, ma complessivamente i numeri reali non cambieranno di molto. Il vero nodo, non solo a Mantova, sarà il trasporto scolastico a settembre, quando gli studenti dovrebbero tornare in aula per le lezioni in presenza. Le incognite sono numerose, visto che ancora non ci sono indicazioni precise del Ministero sulle modalità del rientro. Con qualunque scenario, in ogni caso, il trasporto con pullman richiederà almeno la possibilità di avere il pieno carico per rispondere, seppur parzialmente, alle necessità degli studenti pendolari.

Sull’ordinanza di ieri c’è un primo commento di Andrea Fiasconaro, consigliere regionale M5S: «Bene, ma al netto di questa ordinanza rimane la necessità di accordi a tutti i livelli (Governo, Regione, scuole) per settembre». Dario Balotta, di Osservatorio trasporti: «In ogni caso, ora non c’è più motivo per impedire il trasporto delle bici sui treni regionali». —


 

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