Mantova, troppe incognite sul trasporto degli studenti in settembre
Una ricerca lancia l’allarme in vista del rientro in classe sul mancato coordinamento tra gli orari delle scuole e dei pullman
Nicola CorradiniMANTOVA. Sono attese per la settimana prossima le linee guida del Ministero della pubblica istruzione sulle modalità del rientro di studenti e insegnanti nelle aule con il nuovo anno scolastico. E se enti locali e istituti sono già alla ricerca di spazi ulteriori dove distribuire le classi per evitare concentrazioni pericolose ai fini delle norme anti contagio, resta al momento un’incognita la questione del trasporto degli studenti pendolari. Proprio in questi giorni è stata ribadita in Regione la necessità di coordinare gli orari scolastici con la programmazione del trasporto pubblico per evitare sovraffollamenti dei mezzi, disservizi e problemi di sicurezza per gli studenti.
È questa una delle criticità del sistema di trasporto emerse da una indagine promossa dal Comitato paritetico di controllo e valutazione - presieduto dalla mantovana Barbara Mazzali (FdI )e da Marco Degli Angeli (M5S) - che ha riguardato l’integrazione modale e tariffaria, a seguito della legge di riforma del settore (legge regionale 6/2012).
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Una relazione corposa, scritta poco prima della pandemia. Circostanza, quest’ultima, certo non trascurabile ma le indicazioni sulle criticità del sistema di trasporto e le relative soluzioni proposte restano valide: coordinamento degli orari scolastici, sicurezza dei punti di sosta e delle aree di interscambio, bigliettazione elettronica, comunicazione digitale.
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Per quanto riguarda Mantova (unita a Cremona nella stessa Agenzia per il trasporto pubblico locale), la relazione mette in evidenza il forte utilizzo per gli spostamenti del mezzo privato (55% nel 2017). Il quadro che viene fatto attraverso la consultazione di presidente e direttore dell’Agenzia, informa che il 10% delle 578 fermate urbane del bus in città è inutilizzato. Per quanto riguarda gli spostamenti di più ampio raggio, emerge il bisogno di integrazione con il trasporto ferroviario. Viene auspicata l’introduzione del biglietto elettronico, che renderebbe molto più comodo l’uso dei mezzi pubblici.
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«Per il trasporto scolastico in settembre – dice il consigliere regionale Andrea Fiasconaro (M5S) – la Regione deve impegnarsi nel coordinamento con le scuole e deve garantire il reperimenti dei mezzi necessari per garantire il trasporto». L’assessore comunale ai trasporti, Iacopo Rebecchi sostiene che «le principali criticità, oltre alle risorse insufficienti, sono state l‘impossibilità di di attuare là bigliettazione elettronica. Mantova e Cremona erano pronte a investire e innovare ma inspiegabilmente Trenord ha cambiato idea sul sistema da adottare e, assecondata dalla Regione, ha fermato l’innovazione in tutta Lombardia». —
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