Cgil, Cisl e Uil guardano al futuro e puntano all’accordo anti-Covid
MANTOVA. Avrebbero voluto firmare anche quello sulle misure anti-Covid, ma il protocollo sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, tra l’altro proposto da loro un anno fa, è un ottimo risultato. Ne sono convinti i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil che non dimenticano, però, l’altro obiettivo.
«Sono molto contento per questa firma - sottolinea Mauro Mantovanelli della segreteria Cgil - Il protocollo ora deve vivere nei luoghi di lavoro, noi ci crediamo. Un bel segnale, anche se resta il rammarico per il protocollo anti-Covid che poteva benissimo essere firmato». Mantovanelli ritorna su quest’ultimo documento: «Non era un modo per dire che le aziende non applicano le misure di sicurezza previste, ma solo per evidenziare che ci sono da rivedere alcune regole». Quanto alla firma, «ci dà fiducia il fatto che il prefetto si sia impegnato a monitorare l’applicazione del protocollo».
Paolo Soncini, segretario provinciale della Uil, sottolinea come il protocollo sia nato un anno fa, ma che «nel mezzo c’è stato il Covid». Un modo per non dimenticare l’altro protocollo affondato: «Quello appena firmato è importante perché ha messo attorno ad un tavolo tutti gli interlocutori e ha avviato un percorso condiviso. Una dimostrazione che sappiamo dialogare anche in situazioni anomale, come stiamo facendo dalla crisi del 2007. Non ci fermiamo qui però - avverte Soncini - Quel protocollo è nato un anno fa, ma poi c’è stata la pandemia. Ecco perché andrà migliorato».
Dino Perboni, segretario Cisl Asse del Po, evidenzia che «il protocollo firmato è il primo del genere in Lombardia, in cui vengono valorizzati anche gli organismi paritetici. Dispiace sia saltato il primo, ma è stato importante arrivare al secondo. Lì ci sono prevenzione e vigilanza e il confronto costante tra i firmatari, con un impegno delle parti a verificare i risultati e a intervenire su eventuali criticità. La garanzia che questo protocollo, come tanti altri, non sarà dimenticato arriva dal prefetto che si è preso l’impegno forte di verificare la sua applicazione».
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