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Sindacati, categorie e enti: intesa per il lavoro sicuro a Mantova

Concluso il lavoro cominciato un anno fa grazie al tavolo aperto in prefettura. Formazione, informazione e controlli per ridurre gli infortuni tra i lavoratori

Sandro Mortari
2 minuti di lettura

MANTOVA. Tutti insieme per prevenire gli infortuni sul lavoro. Prefettura, associazioni di categoria, sindacati e istituzioni hanno firmato ieri il protocollo che per tre anni metterà tutti in sinergia con un solo obiettivo: abbattere i rischi nelle fabbriche, negli uffici, sui cantieri o nei campi, di incidenti e far sì che non si verifichi più un annus horribilis come il 2018, quando in provincia di Mantova si registrò il record di infortuni, mortali e non. La discussione tra gli enti, le categorie e i sindacati iniziò proprio un anno fa, su input di Cgil, Cisl e Uil, ed è arrivata a maturazione ieri con la firma che però non ha sanato la ferita apertasi una decina di giorni fa quando le rappresentanze delle associazioni di categoria fecero naufragare l’altro protocollo sulle misure anti Covid-19.

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A sottoscrivere il documento sono stati il prefetto Carolina Bellantoni, che ha messo in pedi il tavolo a cui si sono seduti i vari attori, e i rappresentanti di Vigili del fuoco, Inail, Inps, Ispettorato del lavoro, Ufficio scolastico territoriale, Camera di Commercio, Ats, Cgil, Cisl e Uil, Confindustria, Apindustria, Coldiretti, Confagricoltura, Confederazione Italiana Agricoltori, Confai, Confcommercio, Confartigianato, Cna, Ance, Confcooperative, Lega cooperative.

La strategia condivisa è quella della formazione e dell’informazione sia ai lavoratori che agli imprenditori sui rischi da evitare per avere luoghi di lavoro sempre più sicuri, in cui la salute di chi li frequenta sia al primo posto degli obiettivi da raggiungere. Gli enti terranno iniziative congiunte su informazione e formazione, mentre gli organismi paritetici affiancheranno le imprese per rendere sempre più sicuri i luoghi di lavoro. Sarà coinvolto anche l’Ufficio scolastico in modo che gli studenti del secondo ciclo possano accedere ai corsi di formazione già durante l’alternanza scuola-lavoro. Le parti si impegnano anche a dare sempre più spazio, nei contratti di secondo livello, alla sicurezza.

Le criticità che via via emergeranno nei luoghi di lavoro saranno esaminate nell’ambito del Comitato provinciale per l’ordine pubblico. Ciò significa che la prefettura eserciterà la sua azione di vigilanza sull’applicazione del protocollo. In particolare, in seno alla Conferenza provinciale permanente, la prefettura valuterà sia le attività svolte per applicare il protocollo che i risultati ottenuti, anche per aggiungere altri interventi oppure rimodulare quelli previsti. Il protocollo, inoltre, proprio per il coinvolgimento del comitato per l’ordine pubblico, rafforza l’attività di contrasto, coordinata dalla task force costituita in prefettura, allo sfruttamento della manodopera e al caporalato. Comitato a cui categorie e sindacati promettono massima collaborazione.

Soddisfatta anche Confindustria. Dice, infatti, il presidente Edgardo Bianchi: «La sicurezza sul lavoro, quando si traduce in azioni concrete e proattive, è sempre considerata dagli imprenditori alla stregua di un investimento».
 

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