Le guide turistiche contro il sindacato: nessun abuso al Te
Confcommercio e Confesercenti difendono le istituzioni: con il Comune e la Fondazione il dialogo è consolidato
Sandro Mortari MANTOVA. «L’esercizio abusivo della nostra professione non avviene a palazzo Te». A dirlo sono le due maggiori associazioni di guide turistiche di Mantova, Confguide aderente a Confcommercio e Federagit della Confesercenti che, insieme, rappresentano «l’80% della categoria».
Una presa di posizione shock che va contro le guide aderenti al sindacato Angt, le prime a far sentire la loro voce dopo che il consigliere comunale indipendente Tommaso Tonelli (ex Cinque Stelle) aveva denunciato l’esercizio abusivo della professione a palazzo Te, con custodi che accompagnerebbero nelle loro visite comitive di turisti invece di limitarsi a far rispettare le norme anti-Covid. Circostanza, però, smentita sia dalla Fondazione di Palazzo Te che dal Comune.
«Premettendo che il contrasto dell’esercizio abusivo della professione rimane sempre una delle nostre priorità - affermano in una nota le due associazioni di categoria - evidenziamo come tale fenomeno, che riguarda sempre di più anche il nostro territorio, sia radicato altrove e si sviluppi in ben altri contesti. Il caso di Palazzo Te - tengono a precisare, confermando la loro dissociazione dalle posizioni dell’Angt - appare a tutti gli effetti sovradimensionato e decontestualizzato rispetto a quanto accaduto in tali circostanze».
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Per Confguide e Federagit il rapporto con i soggetti coinvolti nella polemica è ottimo: «Il dialogo con tutte le istituzioni museali, musei civici e Palazzo Te inclusi, avviato da tempo e oggi ben consolidato, continua in maniera proficua tanto che lo scorso maggio è stato cerato un tavolo di lavoro permanente tra musei cittadini e guide turistiche professioniste, che prevede incontri cadenzati che proseguono regolarmente».
La conclusione, comunque è una mano tesa anche nei confronti dei colleghi della Angt, seppur mai menzionati: «Per uscire da un momento così drammatico come l’attuale, è fondamentale il lavoro di squadra, condividendo competenze, risorse e progettualità. Se vogliamo davvero ripartire, occorre farlo insieme». La polemica tra le guide turistiche è destinata a crescere di tono.
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