«Caserme inadeguate»: i vigili del fuoco chiedono aiuto alla politica
La sede di Mantova nel mirino del segretario Uil di categoria: «Manca spazio per uomini e mezzi, ne serve una nuova»
MANTOVA. Tredici euro lordi in più in busta paga. È quanto si vedranno riconosciuti i vigili del fuoco più giovani al termine dell'iter di approvazione delle risorse del decreto semplificazioni approvato in consiglio dei ministri il 7 luglio. «Una somma che mortifica chi rischia la vita quotidianamente per garantire la sicurezza della popolazione, a fronte degli oltre 300 euro che spetteranno agli ufficiali del Corpo – afferma Ferdinando D'Anna, segretario territoriale Uil dei vigili del fuoco di Mantova – auspichiamo che tale disparità di trattamento non lasci indifferente la politica romana e si voglia instaurare subito un tavolo di trattativa con le parti sociali». Per questo la Uil Vigili del fuoco il 22 luglio sarà a Roma, in piazza Montecitorio, con altri sindacati di categoria. Sull’onda di questa protesta i vigili del fuoco della Uil rilanciano alcune richieste su questioni più locali, che riguardano problemi legati a capacità operativa e inadeguatezza delle caserme.
«La sede centrale (la caserma di viale Risorgimento, a Mantova) si trova in una struttura che ha quasi 60 anni e necessita di interventi di ristrutturazione – spiega il segretario territoriale – come Uil Pa vigili del fuoco abbiamo rappresentato la necessità di una nuova struttura che contenga il personale e i mezzi oggi dislocati in viale Risorgimento». Secondo D’Anna, in sede i garage sono stretti e manca spazio per i mezzi, così come per gli uomini. «Alla Favorita ci sarebbe un terreno di proprietà dei vigili del fuoco ma sono molti i problemi che finora hanno impedito la costruzione di una nuova caserma» dice.
Tra le richieste dei vigili del fuoco Uil anche il completamento del presidio acquatico sui laghi di Mantova in estate. «Si tratterebbe di una presenza costante, dalle 8 del mattino alle 8 di sera con pattugliamento sui laghi per avvistamento incendi, soccorsi, prevenzione incidenti in acqua e altro ancora».
Ma i problemi sollevati da D’Anna non si fermano qui. «Attendiamo aggiornamenti positivi sulla nascita della nuova sede di Viadana, alla Gerbolina, e una maggiore attenzione per la sede di Suzzara, dove a volte non si riesce nemmeno a fare una doccia calda. Auspichiamo che la classe politica regionale e provinciale si faccia carico dei nostri problemi facendo da raccordo con i deputati e i senatori mantovani. Come organizzazione sindacale, siamo aperti al dialogo con chiunque voglia affrontare le nostre istanze».
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