MILANO. Le mascherine amplificano caldo, sudore e afa. L’estate ai tempi del coronavirus è difficile, soprattutto in Lombardia dov’è ancora in vigore l’obbligo di coprirsi bocca e naso anche all’aperto: ma dal 15 luglio si cambia. La mascherina dovrà essere tenuta all’aperto solo se non si potrà assicurare il distanziamento interpersonale anti-contagio. Resterà l’obbligo per i luoghi pubblici chiusi e i mezzi di trasporto.
A prevederlo è la nuova ordinanza regionale che sarà firmata il 14 luglio dal presidente Attilio Fontana. Ordinanza che recepisce le indicazioni del comitato tecnico-scientifico riunito il 13 luglio pomeriggio in Regione. La notizia filtra da Palazzo Lombardia. In regione l’obbligo di coprire naso e bocca anche all’aperto con mascherine o altri indumenti, come sciarpe e foulard, era stato rinnovato il 29 giugno.
«La popolazione per contrastare il coronavirus deve usare mascherine e guanti in plastica o lattice, soprattutto se impegnata in particolari attività lavorative – dichiara Marco Morabito del Cnr – questi dispositivi non sono nati per un utilizzo massivo e prolungato all’aperto, in particolare all’esposizione dei raggi solari, e non sono testati dal punto di vista microclimatico».
Quindi? «Il sistema di allerta da caldo personalizzato per i lavoratori è uno strumento già disponibile online sulla piattaforma del progetto Heat-shield, che permette, sulla base delle caratteristiche fisiche, del tipo di attività, del vestiario indossato e dell’ambiente di esposizione, di prevedere un rischio da caldo “individuale”, integrato con suggerimenti per contrastare la situazione, come idratazione e pause di lavoro».