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Ha riaperto i battenti il salotto della città: il centro rinasce ma addio al barbiere

Primo giorno di attività per la nuova gestione del Centrale. Un’istituzione, tra aperitivi e carrè. Oggi i funerali di Vecchi

RICCARDO NEGRI
2 minuti di lettura

VIADANA . Dopo tre anni e mezzo è rinato il Centrale, uno dei luoghi simbolo della vita cittadina. Tragica ironia della sorte, nelle stesse ore è mancato Vittorio Vecchi, una delle anime della “vecchia” Viadana.

Il Bar Centrale di piazza Manzoni fu avviato dalla famiglia Freddi nel 1955. Nel 1969 subentrarono i Mori; e nel 1976 Vittorio Zarotti, dapprima con altri soci e poi con la famiglia. Per Zarotti il meritato pensionamento giunse nel febbraio 2017; con la chiusura del bar, la piazza perdeva peraltro un pezzo di storia.

Negli anni il Centrale era divenuto il salotto di Viadana: un luogo di aggregazione dove si potevano trovare assieme giovani e anziani, studenti e professori, impiegati e operai, poveri e abbienti.

Qui era nata la consuetudine dell’aperitivo in centro, o della granita ai tavolini all’aperto nelle sere estive. Un “must” era il carrè, gustosissimo triplo toast farcito.

Ieri il Centrale (non più Bar ma Caffè) ha riaperto i battenti con una nuova gestione e un look rinnovato. Molti viadanesi hanno confidato sui social di avere provato un tuffo al cuore, nel passare per la piazza e vedere di nuovo i tavolini sul listone. L’auspicio condiviso da molti è che la riapertura possa contribuire al ritorno di quella vecchia Viadana di cui molti provano nostalgia, con un centro vivace e le attività commerciali sempre piuttosto affollate. Il nuovo gestore è il viadanese Nicolas Lombardi, giovane ma già esperto nel settore dopo dieci anni come socio all’osteria Da Bortolino: «Apriamo tutti i giorni dalle 10 alle 24 – spiega – per brunch, pranzi, merende, aperitivi e cene».

Assieme alle sfiziosità e alle proposte classiche, ce n’è anche qualcuna non tradizionale come il toast all’avocado. I tavolini all’interno sono sedici, altrettanti quelli sul plateatico. Per il momento, per evitare assembramenti, si entra prenotando allo 0375 206502. Ieri, per l’inaugurazione, non sono rimaste sedie libere. «E’ stata una giornata di super lavoro, con tutte e otto le persone dello staff impegnate. Daremo il massimo per ridar lustro alla piazza».

Per chi vorrà dare un’occhiata, ricordiamo che stasera si tiene anche la prima “Shopping Night” coi negozi del centro aperti.

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Proprio ieri è circolata intanto la notizia della scomparsa di Vittorio Vecchi, il “peluquero”, storico barbiere del centro. Aveva 84 anni. Aveva cominciato la pratica come ragazzo di bottega a 13 anni; quindi si era messo in proprio aprendo il suo studio sotto i portici di via Cavallotti, dove aveva a sua volta tenuto a bottega dei ragazzi poi divenuti lavoratori autonomi. In un secondo momento si era spostato in un appartamento di via Vitellio (piazzetta Futura), sempre puntando a fare della sua attività un vero e proprio salone da coiffeur, con una grande cura dell’arredamento, dell’allestimento degli spazi e dei servizi collaterali, al punto che c’era chi faceva un salto da Vittorio anche solo per ascoltare buona musica. Vecchi, inoltre, non si tirava mai indietro quando c’era da organizzare intrattenimenti per animare la strada e le serate estive. In pensione da una quindicina d’anni, solo di recente la sua salute era un tantino peggiorata; il decesso è sopraggiunto tuttavia improvviso. Vecchi lascia la moglie Adriana e la sorella Maria. L’addio oggi alle 10.30 in Santa Maria. —

 

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