Approvato il progetto: i lavori all’ospedale di Asola possono andare a gara
Bando entro l’anno e inaugurazione prevista nel 2022. Il cantiere iniziato dieci anni fa si era fermato nel 2014
Francesco RomaniASOLA. Via libera al progetto esecutivo per i lavori all’ospedale di Asola. Il decreto è stato firmato mercoledì dal neodirettore generale Welfare di Regione Lombardia Marco Trivelli. Ora restano da bandire entro l’anno i lavori per portarli a termine entro il 2022. La riqualificazione riguarda un'ala chiusa da tempo e sulla quale il cantiere si era fermato nel 2014 anche per il rinvenimento di reperti storici.
Dopo avere trovato le risorse necessarie per il completamento, oggi quantificate in 5 milioni e 235mila euro ed avere modificato ed ammodernato il progetto si può dunque passare dalle parole ai fatti. A questi lavori si aggiungeranno anche la riqualificazione dei reparti di Medicina e Chirurgia grazie ad oltre mezzo milioni di fondi Covid. Il tutto in attesa che riaprano a pieno ritmo i reparti che erano stati chiusi per l’emergenza: ostetricia, ginecologia e pediatria.
Soddisfatto il direttore medico dell’ospedale di Asola Fabio Pajola: «Intravedo la fine di un percorso a ostacoli durato molti anni. Questo risultato è dovuto all’attaccamento e alla professionalità delle maestranze del presidio, che si sono fatte apprezzare anche durante l’emergenza Covid. Mi congratulo con la direzione strategica di Asst e, in particolare, con il direttore della struttura Tecnico patrimoniale Leo Traldi, che ha sostenuto il progetto. Ringrazio inoltre i consiglieri regionali e le amministrazioni comunali che si sono prodigati anche su stimolo dell’associazione Amici dell’ospedale di Asola e del Comitato Pro Ospedale di Asola».
Plauso anche dalla presidente del Comitato, Laura Galliera: «Il passaggio finale è fatto, ora incrociamo le dita per il bando, visto che la crisi Covid ha prostrato molte aziende edili. Ci auguriamo che tutto vada nel migliore dei modi e che dopo agosto si possa finalmente ritornare alla normalità con tutti i reparti».
La riqualificazione, iniziata nel 2010 e ferma sostanzialmente dal 2014 a causa di impedimenti tecnici di varia natura, interessa le stanze di degenza e gli impianti degli ex reparti di Medicina e Chirurgia: un intero corpo di fabbrica di due piani. I fondi necessari, 2, 4 milioni, erano stati stanziati dalla Regione già nel 2018, quando mancava al completamento del cantiere appena il 30% dei lavori. Il primo progetto esecutivo era stato approvato nell’ottobre del 2008 e gli interventi sinora eseguiti sono stati collaudati due anni fa. L’ultimo stop all’intervento era stato imposto dalla Sovrintendenza a seguito del rinvenimento di reperti storici.
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