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Mantova, a otto anni va a caccia di comete e pianeti: «Il mio sogno? Quello di andare su Marte»

Suzzara. Il piccolo Bruno coltiva la passione per l’astronomia. L’incontro con Nespoli « un’emozione immensa»

MAURO PINOTTI
2 minuti di lettura

SUZZARA. Bruno Cozzolino è un bambino di 8 anni, di Suzzara, in procinto di frequentare la terza elementare. E ha un sogno: quello di poter diventare un astronauta e poter essere il primo uomo a mettere piede su Marte e andare oltre ai confini della nostra Galassia. Ma vuole diventare anche astrofisico per scoprire nuovi mondi, perche l’universo è infinito e lo vuole esplorare e conoscere il piu possibile.

Bruno ama tutto ciò che riguarda i nuovi mondi: a tre anni ha chiesto a papà Peter e mamma Miriam che cosa fossero quei puntini luminosi che brillavano in cielo e che cos’era quella strana palla gialla. Incuriosito dalla Luna e dalle stelle, ha voluto il suo primo telescopio e, dopo un paio di anni appena, ne ha chiesto un altro più grande per poter osservare i corpi celesti.

«Il 18 luglio scorso – racconta Bruno con gli occhi che gli brillano – sono riuscito a vedere la cometa C/2020 F3 Neowise. Quando il tempo lo permette mi metto fuori con il mio telescopio per fare qualche visuale. Da poco ho iniziato anche a fare astrofotografia visto che i miei genitori mi hanno regalato una fotocamera planetaria».

Il bambino colleziona pure libri sull’universo: «Guardo documentari tipo Cosmos, che adoro, e ho anche il libro di Neil de Grasse Tyson che è un po’ il mio idolo».

Ma la persona a cui il piccolo Bruno da riferimento, da cui prende ispirazione («È il mio mito in assoluto») è l’astronauta Paolo Nespoli, che il bambino ha avuto la fortuna di conoscere grazie una conferenza organizzata dal Planetario di Modena. «Per me è stata un’emozione incredibile – racconta – .Per questo dico sempre ai miei genitori che voglio seguire le sue orme, andare a studiare in America a 18 anni, però dopo aver preso la cintura nera di judo».

Bruno ha le idee chiare, sa che il suo percorso non sarà facile ma se queste sono le premesse... «So che è un sogno difficile da realizzare, ma è il mio sogno e i miei genitori fanno di tutto per aiutarmi, come andare quasi tutti i sabati all’osservatorio astronomico di Gorgo di San Benedetto Po di cui sono anche socio (ho la tessera Astrofili Mantovani) o al Planetario di Modena».

Bruno chiede a mamma e papà di fargli fare corsi inerenti all’astronomia che a volte vengono organizzati dalla biblioteca di Suzzara o da enti privati. Ogni mese partecipa ai concorsi dell’Esa Kids e finora ne ha vinti due: sul Sole e sui buchi neri. Infine, è arrivato quarto sempre a un concorso dell’Esa titolato “MySpaceDream”dove ho appunto spiegato il suo sogno.

«È vero, ho solo 8 anni e la strada è lunga – dice – ma come dicono sempre i miei genitori l’impossibile può diventare possibile basta crederci e avere la volontà di farlo accadere». Bruno, grazie all’iniziativa promossa dalla Nasa, ha inviato online il suo nome da inserire nei dati di “Perseverance”, il robot che verrà lanciato verso Marte questo giovedì grazie al razzo Atlas V, da Cape Canaveral (Florida – Usa).
 

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