Una centrale idroelettrica a Soave, lavori in corso sul Diversivo
Partito il cantiere per un nuovo impianto idroelettrico. Produrrà oltre 1.6 milioni di kilowattore ogni anno
Francesco RomaniPORTO MANTOVANO (soave)
Sono iniziati a Soave i lavori di costruzione della nuova centrale idroelettrica. L’impianto produrrà energia verde sfruttando il notevole salto d’acqua fra lo scaricatore Pozzolo-Maglio ed il canale Diversivo. L’impianto è stato tarato per produrre un milione e 620mila Kilowattore l’anno. Dopo avere sfruttato la notevole disponibilità d’acqua dei sistemi montani, il miglioramento della tecnologia nel settore delle centrali idroelettriche (che funzionano cioè sfruttando, come gli antichi mulini, l’energia dell’acqua) e della contemporanea efficienza degli impianti ha reso possibile utilizzare anche piccoli salti d’acqua, tipici delle zone di pianura. L’area privilegiata è quella che digrada dalle colline moreniche al Po, incanalando l’acqua di sorgive e fossi della fascia pedecollinare. Canneto, Castiglione Mantovano, Pozzolo sono gli ultimi progetti, in ordine di tempo, della quindicina esistenti in provincia.
La centrale di Soave è stata proposta nell’aprile 2016 dalla società Soave Hydro, una srl con sede a Sarezzo, nel Bresciano. La proposta prevedeva di utilizzare per la produzione di energia una concessione di sfruttamento idroelettrico già data nel 2015 a una ditta collegata alla Green Source, sempre di Sarezzo. L’iter autorizzativo, in capo alla Provincia, visto lo svolgimento delle conferenze di servizi nei quali gli enti coinvolti, dalla Soprintendenza all’Arpa, al Demanio hanno potuto esprimersi.
Se l’Aipo, agenzia per il Po, chiedeva modifiche per evitare turbolenze dell’acqua di scarico nel Diversivo, l’Arpa ha obbligato la ditta a dotarsi di strumenti automatici di misura dei livelli dell’acqua ad ultrasuoni, in modo da avere in tempo reale la situazione della quantità di acqua disponibile. Comune e Provincia hanno invece chiesto di minimizzare le interferenze con la ciclabile Mantova-Peschiera, interrotta all’altezza dell’abitato di Soave e garanzie sul ripristino della viabilità al termine del cantiere di costruzione. Ultimo paletto da rispettare, quello imposto dal consorzio di bonifica sulla disponibilità di acqua che deve essere messa a disposizione degli agricoltori per scopi irrigui.
Sciolti questi dubbi, la Provincia nel marzo 2018 ha rilasciato alla Soave Hydro l’ok a costruire e gestire l’impianto di produzione energia elettrica. La centrale sfrutterà un salto d’acqua di oltre sei metri, con una portata che stagionalmente varia da 4 a 11 metri cubi al secondo. Utilizzando turbine ad asse verticale, mosse dall’acqua, si riuscirà a produrre una potenza media di 243 Kw. La connessione alla rete elettrica nazionale sarà garantita da un nuovo elettrodotto che sarà costruito dalla stessa ditta. I lavori, iniziati a maggio, hanno obbligo alla chiusura della strada Sant’Isidoro. Chiusura, infine, anche per un tratto della ciclabile per Peschiera il cui tracciato è stato deviato nell’abitato.
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