Il giallo della morte di Dugoni: sulle cause in campo anche i servizi segreti
Un precedente tre anni e mezzo prima: schianto contro un camion
GILBERTO SCUDERIMANTOVA. L’incidente del 24 agosto 1960, in cui morì il sindaco Eugenio Dugoni, ebbe un precedente tre anni e mezzo prima, il 19 febbraio 1957 alle 9.20 del mattino, nel territorio di Cinisello Balsamo, tra Milano e Monza, mattina di sole, visibilità ottima. Tremendo fu lo scontro, fortunatamente non frontale, tra l’Alfa Giulietta del Comune pilotata da Dugoni e il camion Super Taurus condotto da Luigi Tagliabue, con a bordo un altro operaio.
Anche Dugoni aveva un compagno di viaggio, Renzo Voceri - professionista che seguiva le trattative per il nuovo lotto di via Alberto Mario - che curava i rapporti tra il Comune e la società immobiliare milanese incaricata di eseguire i lavori. La Giulietta filava a velocità sostenuta verso Milano dove il sindaco era atteso alla direzione generale della Cariplo per questioni attinenti la costruzione del nuovo segmento di centro cittadino.
Dalle lamiere contorte dell’auto Dugoni riuscì a uscire da solo e a fare qualche passo prima di accasciarsi. Alcuni passanti prestarono subito soccorso; Voceri fu estratto dalla Giulietta in preda a shock. Poi un’auto in transito trasportò velocemente i due feriti all’ospedale Maggiore di Milano, al Niguarda, dove i medici prodigarono le prime cure riservandosi la prognosi.
Le condizioni di Dugoni apparvero subito molto gravi. A Mantova intanto si andava diffondendo una forte preoccupazione per la sorte del primo cittadino. Tuttavia in giornata Dugoni aveva risposto al telefono alla madre angosciata e ai più stretti collaboratori, diramando anche un comunicato che il 20 febbraio venne pubblicato dalla Gazzetta in prima pagina (con la foto di Dugoni a letto in ospedale) mentre l’articolo sull’incidente era all’interno.
Nel comunicato il sindaco ringraziava i mantovani per le testimonianze d’affetto e si augurava di essere al più presto trasportato all’ospedale di Mantova. Aveva riportato «fratture costali multiple con enfisema sottocutaneo». Fratture costali anche per Voceri, oltre a contusioni. Poi, il 24 agosto 1960, l’incidente in cui Dugoni perse la vita. Un documento di un agente dell’Ufficio Affari Riservati, del 4 aprile 1972, dice che Dugoni fu assassinato da agenti del cosiddetto Noto Servizio, che simularono un incidente stradale. Nei tardi anni ’90 un’inchiesta del Ros smentì, confermando che fu un incidente.
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