Il sindaco di Mantova e la movida: «Più controlli notturni»
Tanto è stato duro il lockdown, quanto oggi è incosciente questa forma di rimozione collettiva, che si traduce spesso in una movida spericolata. Morale, testimone diretto di situazioni di rischio, Palazzi invita il comandante della polizia locale a ripristinare e intensificare i controlli notturni durante il weekend, per disinnescare la minaccia di un nuovo contagio.
MANTOVA. «La città non può permettersi passi falsi». Così il sindaco Mattia Palazzi, sulla sua pagina Facebook, a proposito di assembramenti e misure anti-contagio. A Mantova, come nel resto del paese, l’impressione è che, superata la sindrome della capanna, la gente stia affrontando troppo disinvoltamente questa fase di convivenza con un virus che ancora gira e contagia.
Tanto è stato duro il lockdown, quanto oggi è incosciente questa forma di rimozione collettiva, che si traduce spesso in una movida spericolata. Morale, testimone diretto di situazioni di rischio, Palazzi invita il comandante della polizia locale a ripristinare e intensificare i controlli notturni durante il weekend, per disinnescare la minaccia di un nuovo contagio.
Ecco il post completo: «Dalla fine del lockdown la Polizia Locale, unitamente alle forze di polizia e dell’ordine, hanno costantemente monitorato la situazione in città in merito al rispetto delle doverose e necessarie regole per contrastare una nuova diffusione del Covid – scrive il sindaco uscente - Ho però personalmente rilevato in questo ultimo fine settimana alcune situazioni di assembramenti. Per questo a tutela della salute di tutti e del sacrificio che la stragrande maggioranza dei locali pubblici stanno compiendo, rispettando rigorosamente le norme, ho scritto nella serata al Comandante della Polizia Locale, avvocato Paolo Perantoni, chiedendo di ripristinare e intensificare i controlli notturni da parte della Polizia locale nei weekend, al fine di garantire l’osservanza delle disposizioni anti-Covid».
Locali pubblici, specifica Palazzi a proposito dei luoghi nei quali si anniderebbe l’assembramento.
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