In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

Sposi, Giganti e Zodiaco: il biglietto unico a Mantova ora è realtà

Pass per visitare in un giorno Ducale, Te, D’Arco, Archeologico e San Sebastiano. Sindaco e enti museali: alleanza necessaria e duratura per promuovere la città

2 minuti di lettura

MANTOVA. Un unico biglietto per visitare nella stessa giornata le tre stanze “pictae” di Mantova: la Camera degli Sposi di Andrea Mantegna a Palazzo Ducale, la Sala dei Giganti di Giulio Romano a Palazzo Te e la Sala dello Zodiaco di Giovan Maria Falconetto a Palazzo d’Arco. Si chiama “Sposi-Giganti” il pass in vendita dal 1 settembre per i percorsi di visita a Palazzo Ducale (Corte Vecchia, Camera degli Sposti e museo Archeologico ), musei di Palazzo Te e di San Sebastiano e alla sala dello Zodiaco a Palazzo D’Arco.

«Due esperienze artistiche e visuali straordinarie, estese giustamente a Palazzo d’Arco – dichiara il sindaco Mattia Palazzi – si legano tra loro grazie ad un accordo che abbiamo fortemente perseguito. Il turista e il cittadino appassionato hanno un'occasione in più per rendere concreto il loro viaggio, che poi si lega a tante altre bellezze presenti nel nostro patrimonio culturale. Mantegna e Giulio Romano sono due facce della stessa rivoluzionaria creatività. In tempi diversi hanno saputo interpretare in modo moderno e magistrale l'Umanesimo e il Manierismo. Così, salutando il giusto approccio di tutela e di rinnovata presentazione di capolavori inestimabili, ricordiamoci come da questi tempi difficili occorre uscire con una nuova forza e una nuova proposta complessiva, che abbia in sé tutto il passato e tutto il nostro futuro. Abbiamo sempre creduto in questo progetto, anche quando barriere diverse sembravano ostacolarlo. Oggi è realtà».

Come sottolinea il direttore ad interim del complesso museale del Ducale Emanuela Daffra «il percorso museale offre un’esperienza ricca e articolata, tra capolavori d’arte, sale sontuose e giardini profumati, fornendo una chiave di lettura per la storia della città. Per essere compreso appieno però non può restare isolato ma deve calarsi in un più ampio itinerario urbano, che lo illumina, lo spiega e lo rende ancora più ricco e interessante. Per questo era doveroso consolidare alleanze non effimere che nascono sotto il segno della capacità illusionistica della pittura».

Ed è il direttore della fondazione Te Stefano Baia Curioni a ricordare che «per molto tempo si è immaginato, diciamo pure sognato, di sviluppare una reale alleanza tra Stato, Comune e fondazione palazzo Te per migliorare l’azione culturale e promozionale della città»: «Questo risultato difficile e fondamentale, viene oggi realizzato per la prima volta e si integra con la collaborazione, preziosa, di palazzo d’Arco. Non si tratta di una alleanza temporanea, ma del riconoscimento di un percorso che lega le tre meravigliose stanze pictae, rinascimentali, di un contesto urbano in cui affreschi, architetture, scorci e qualità della vita sono testimoni di una qualità capace di attrarre interessi da tutto il mondo».

L’attuale situazione «che si spera essere la coda di una pandemia dal segno profondo – conclude il presidente di Fondazione d’Arco Livio Giulio Volpi Ghirardini - impone la revisione anche delle proposte di visita della città. Per rendere il turismo più agile e di immediato utilizzo nasce l'offerta del collegamento di punti salienti e rappresentativi di interessi coevi, e tra loro collegati nell'illuminato mondo umanistico, quali la gestione del potere, la magnificenza del vivere e la suggestione dei segni astrali che ne governano gli sviluppi. Quale migliore sintesi se non quella di tre luoghi di eccellenza, quali appunto: la Camera degli Sposi, la Camera dei Giganti e la Sala dello Zodiaco ?».


 

I commenti dei lettori