I residenti protestano: 30 firme per fermare il degrado nel quartiere
MANTOVA. Una trentina di firme di residenti per invitare le istituzioni a fermare il degrado di Gambarara. Sono quelle che il consigliere comunale uscente della Lega Massimo Zera ha raccolto tra gli abitanti del quartiere per porre fine ad una situazione che sta provocando molti disagi.
«Da tempo - spiega - di fronte all’ex mercato ortofrutticolo, tra le vie Maestri del lavoro e Mantovanella, c’è un’area piena di erbacce, di insetti, rettili e topi che stanno creando un problema di igiene nella zona. Da tempo segnaliamo a chi di dovere questa situazione, ma nessuno interviene». Quel terreno è di proprietà della Sicem srl, una società in liquidazione affidata ad un commissario giudiziale. «Più volte - dice Zera - ci siamo rivolti a lui con telefonate e mail, ma non ci ha mai risposto». Ai residenti non è rimasto altro da fare che prendere carta e penna e scrivere al sindaco Mattia Palazzi, allo stesso liquidatore avvocato Carlo Pagani e al responsabile del servizio di igiene pubblica dell’Ats per segnalare la situazione e chiedere un intervento immediato.
Per il quasi ex consigliere comunale «il problema più rilevante sono quelle grosse piante che danno su via Maestri del lavoro e che sono pericolosamente inclinate e danno la sensazione di cadere da un momento all’altro. Sono una minaccia costante per la circolazione e vanno messe in sicurezza. Come un anno fa hanno fatto i vigili del fuoco per altri alberi in via Mantovanella, diventati pericolose per automobilisti, pedoni e ciclisti». Gli alberi in quella zona, scrivono i residenti, «minacciano, e talvolta danneggiano, l’integrità di cavi elettrici, telefonici, pali e recinzioni, nonché murature e coperture delle costruzioni a confine». Per questo chiedono a Comune, Ats e al curatore di attivarsi, «in base al regolamento d’igiene», per risanare con urgenza l’area. Alla lettera hanno allegato, oltre alle 24 firme raccolte, anche 13 foto che documentano quanto denunciano e la planimetria della zona interessata.
I residenti di Gambarara hanno aperto anche un fronte con la Provincia, ma questa volta per il rumore provocato dal traffico che scorre lungo la vicina tangenziale nord. «Ci lamentiamo - spiega sempre Zera - per il fatto che le abitazioni che si trovano sotto il cavalcavia, lato Porto mantovano, possono contare sulle barriere insonorizzate, mentre quelle del lato opposto verso Mantova, no. Il consigliere provinciale Sarasini ha chiesto di mettere le barriere anche dall’altra parte, ma l’amministrazione gli ha risposto che non ci sono soldi. Incredibile». —
Sa.Mor.
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