Racconti d’autore per svelare Mantova: piaceri e sapori nella guida di Repubblica
Lucarelli e Mazzucco, Lonquich e Agnello Hornby, grandi mantovani come Boninsegna, Buratto e Santini tra le firme
Mattia BrighentiMANTOVA. «Un giorno sono lì, seduto a un tavolino all’aperto in una delle magnifiche piazze di Mantova». Racconta lo scrittore Carlo Lucarelli, tra i testimonial della nuova Guida ai Sapori e ai Piaceri di Repubblica dedicata a Mantova.«Sono insieme a Severino Cesari, che era editor di Einaudi. Con noi, dopo un po’, arriva lo scrittore Marcello Fois. Chiacchieriamo dei nostri libri. Di fianco a me - continua Lucarelli, presenza fissa del Festivaletteratura di Mantova - c’è una signora. E mentre chiacchieriamo, la signora, che è una lettrice che sta prendendo un caffè per i fatti suoi nel tavolino accanto, si gira per ascoltarci. Poi riconosce me, che ho la faccia televisiva e mi dice: “Ah, ma lei è Lucarelli, io ho letto tutti i suoi libri. Oh, ma c’è anche Fois”. E allora le diciamo di unirsi a noi. E lei lo fa, si siede lì con noi. E fin qui siamo a posto. A un certo punto, però, passa José Saramago, che forse non era ancora premio Nobel ma lo sarebbe diventato di lì a poco (nel 1998, ndr). Vede Severino Cesari, lo saluta, e Severino lo invita a bere un caffè con noi. E così anche Saramago si siede al nostro tavolino. Così io ho la fortuna di essere lì con Saramago, ma addirittura la signora, che è una lettrice, ha la fortuna di trovarsi con due dei suoi scrittori preferiti, un editor che sa tutto del mondo dell’editoria, e un premio Nobel. Questa è Mantova».
E al fascino delle città - e della sua provincia - sono dedicate le pagine del volume diretto da Giuseppe Cerasa, in edicola da lunedì 7 settembre (e successivamente in libreria, su Amazon e sullo store di Repubblica, ilmioabbonamento.gedi.it) a 10,90 euro più il prezzo del quotidiano.
Alle parole di Lucarelli si aggiungono le testimonianze di chi Mantova la conosce da sempre o ha imparato ad apprezzarne le peculiarità nel corso degli anni (magari proprio grazie a eventi di rilevanza internazionale come Festivaletteratura e Trame Sonore): da Roberto Boninsegna a Patrizio Roversi, da Antonio Santini ad Alexander Lonquich, da Eleonora Buratto a Simonetta Agnello Hornby e Fausto De Stefani.
Senza dimenticare i racconti scritti in prima persona da Melania Mazzucco e Marco Lodoli. Una città che incanta e stupisce. Impossibile resistere al richiamo della Reggia dei Gonzaga e della Camera degli Sposi.
Il viaggio in quella parte oggi visitabile dell'immenso complesso che Baldassarre Castiglione definì “una città in forma di palazzo” è senza dubbio impegnativo e travolgente per la qualità e quantità di meraviglie da scoprire. Siamo solo all’inizio di un percorso che conduce tra piazze maestose e luoghi di culto che affondano le radici nella storia della città. Quindi i musei e i teatri, passando per suggestioni letterarie e street art. E sono incantevoli le cittadine della provincia, da scoprire tra itinerari fuori città e percorsi naturalistici.
D’obbligo una tappa a Sabbioneta, la città ideale di Vespasiano Gonzaga, patrimonio Unesco dal 2008. Quindi Castiglione delle Stiviere, Solferino, Cavriana e ancora San Benedetto Po, il Parco del Mincio, le escursioni in bicicletta e i percorsi lungo i corsi d’acqua. E non potevano mancare nella guida i migliori indirizzi della città (ristoranti, botteghe del gusto, alberghi, b&b e dimore di charme), i produttori di vino e una panoramica sui prodotti d’eccellenza del territorio.
Mattia Brighenti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
I commenti dei lettori