Elezioni Mantova 2020, Costani parte dall’ambiente: «La salute è un diritto di tutti»
Intervista alla candidata di Saf e Movimento 5 Stelle, l’unica donna in corsa per Via Roma. «La cartiera? Senza il nostro impegno, il sindaco Palazzi non si sarebbe mosso»
Igor CipollinaParte dall’ambiente l’impegno di Gloria Costani, medico di famiglia in pensione, candidata dalla civica Salute Ambiente Futuro (che nel 2011 la sostenne nella corsa per le provinciali) e dal Movimento 5 Stelle. Così dopo la frattura con la lista Mantova in Comune, laboratorio di una sinistra altra. Parte dall’ambiente, l’impegno di Costani, perché la politica, anche quella locale, esprime la nostra relazione con il mondo. L’intervista integrale è disponibile sul sito, il canale YouTube e la pagina Facebook della Gazzetta.
Costani, lei è l’unica donna candidata al governo della città. Come se lo spiega?
«Quello della rappresentanza femminile, in tutti i settori, è un problema italiano. I motivi sono diversi, in alcuni casi la responsabilità è anche nostra, di noi donne che non sappiamo imporci come vorremmo. A limitare l’espressione e la carriera è anche l’accudimento familiare. Così nel lavoro e pure in politica, anche se, molto spesso, sono le donne a proporsi ed esporsi nella difesa del territorio. Anche qui a Mantova tantissime mamme si sono impegnate nelle manifestazioni contro il progetto dell’inceneritore della cartiera. Diciamo che la rappresentanza non rispecchia l’impegno pratico».
Nel suo programma c’è un richiamo costante alla pandemia e all’orizzonte mutato dal virus. Perché?
«È impossibile non parlare diffusamente del coronavirus, che ha cambiato di molto le nostre prospettive di vita. Parliamoci chiaro, il Covid non è sparito e rimane nel nostro territorio. Vedremo come muoverci e agire dal punto di vista sanitario e sociale. Una pandemia da zoonosi (trasmessa dagli animali all’uomo, ndr) era stata pronostica negli anni passati e alla fine è arrivata. Non è chiaro quali siano state la cause scatenanti e non ci interessano le suggestioni che circolano, il nostro impegno traduce un ambientalismo scientifico. Certamente l’epidemia da Covid è legata anche ai cambiamenti ambientali e climatici, sui quali bisogna lavorare pure a livello locale. Si parte sempre dal piccolo per realizzare cambiamenti di mentalità ».
L’ambiente è la base su cui poggia il vostro programma. Come si declina questa attenzione nel governo di un comune?
«Il degrado del pianeta è la prima cosa da cui partire perché coinvolge tutti, qualunque sia l’appartenenza politica e la condizione sociale. Chiaramente, ne soffrono di più le persone fragili e quelle che vivono situazioni non felici. L’ambiente somma in sé tutte le dimensioni del nostro modo di vivere. Noi chiediamo che non ci siano insediamenti industriali impattanti, che aumentino e aggravino la situazione ambientale di Mantova. Dobbiamo volgere verso un’economia green, ma non di facciata. Attenzione, non siamo per i no e non siamo nati con il movimento contro l’inceneritore della cartiera. Il nostro impegno parte da molto prima».
A proposito di cartiera, voi rivendicate il merito di aver scongiurato la riaccensione dell’inceneritore, con una tecnologia altra e nuova rispetto al vecchio. Ma lo stesso merito se lo attribuisce il sindaco Palazzi. Come stanno le cose?
«Le cose stanno che se non ci fosse stato questo movimento forte di cittadini, che ha espresso la sua opinione ben valida, credo che il sindaco non si sarebbe mosso. Palazzi è intervenuto in base ai consensi che avrebbe perso, perché la trasversalità dell’opposizione all’inceneritore non poteva essere ignorata. Così il Comune si è allineato al nostro ricorso al Tar. Ma l’andazzo iniziale era quello di accettare un’impresa di questo genere, permettendo alla nuova proprietà di far finta di avviare un revamping dello stabilimento».
Connesso al problema dell’inquinamento c’è anche quello della mobilità. Cosa proponete?
«Mantova è una città piccola, in 20 minuti a piedi si va da piazza Sordello a Pradella. Dobbiamo cominciare anche noi cittadini a muoverci in modo diverso, le biciclette possono essere usate in tutte le stagioni, per spostarsi e andare al lavoro. Le ciclabili devono essere confortevoli e interconnesse. Va incentivato anche l’uso dei mezzi pubblici, capendo quanto inciderebbero delle corse gratuite nei momenti della giornata in cui i bus girano vuoti».
Costani, perché i mantovani dovrebbero votarla?
«Dovrebbero votare me e le persone che mi accompagnano perché la difesa dall’ambiente è la nostra priorità, e noi siamo gli unici che poniamo il tema in modo forte e deciso. Dovrebbero votarci per la nostra credibilità e perché la salute deve essere un diritto di tutti».
I commenti dei lettori