Trova un cellulare e lo restituisce: «Dategli un lavoro»
Francesco RomaniGOITO. Il figlio aveva perso il cellulare su un bus. Ma lei, la mamma, non si è persa d’animo ed ha iniziato a farlo squillare finché qualcuno ha risposto. Era un ragazzo, di origine nigeriana. «È sceso apposta dal bus solo per riconsegnarmi il telefonino - racconta la mamma - . E non ha voluto il denaro che gli avevo offerto. Mi ha detto: “Voglio solo che sei felice”. Vorrei poterlo aiutare». La storia inizia la mattina presto. La corriera è un bus dell’Apam. Il ragazzo, 14 anni, parte da Calliera di Goito alle 6.30 per andare a scuola agli Istituti Santa Paola. «Mi ha chiamato da Mantova - spiega la madre, Eleonora Murari -. Si era accorto che gli era caduto sul bus il cellulare».
La madre aspetta che apra il deposito, poi si attacca al telefono. «L’operatrice mi ha risposto che servivano tre giorni per fare i controlli. Volevo recarmi personalmente alla sede, perché su quel cellulare c’erano tutte le indicazioni scolastiche per il Covid, era importante trovarlo». Così la mamma si attacca al telefono e inizia a chiamare: «Sapevo che era silenzioso, ma magari qualcuno prima o poi si sarebbe accorto della vibrazione». E così è.
Al cellulare qualcuno risponde: «Ho spiegato subito che ero la mamma del ragazzino, che quel cellulare era importante per i documenti che conteneva, che avrei pagato una ricompensa. Lui mi ha detto che parlava male italiano - prosegue Eleonora -. Allora gli ho chiesto dov’era, di scendere dal bus che poi l’avrei accompagnato io in auto».
Il ragazzo, 20 anni, origini nigeriane fa così e aspetta la donna sulla Goitese, al Contino. «Quando l’ho raggiunto gli ho detto che volevo sdebitarmi. La sua risposta mi ha spiazzato: “Mi basta solo che sei felice”. Oggi in tanti siamo intolleranti, anch’io a volte mi sono spazientita con alcuni immigrati. Ma ho capito che è un ragazzo onesto e quando ho saputo che era senza lavoro, ho sentito giusto di aiutarlo a mia volta. Chiedo che chi ha un lavoro da offrirgli mi chiami al 340 4733613». Per dare un seguito alla catena positiva nata da un banale incidente. —
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